Nuovo record per le giacenze delle cartelle, il magazzino dei ruoli arriva a 1240 miliardi di euro. Ad aggiornare il calcolo è stato il viceministro dell’economia Maurizio Leo a margine del convegno dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Treviso moderato da Graziano G. Visentin, commercialista, dal titolo: “Riforma fiscale, esame dei decreti attuativi” tenutosi ieri, 24 ottobre 2024, a Treviso.
Mentre sulla disposizione contenuta nella bozza di legge di bilancio 2025, anticipata da ItaliaOggi di ieri, sul blocco agli stipendi ai dipendenti p.a. in debito con l’erario, Leo dice “la norma è per fare gettito, c’è bisogno anche di queste entrate”. E risollecitato sul concordato preventivo biennale il viceministro conferma il no alla proroga e confessa “fosse per me Io invierei fino al 3000 d.C, ma ci sono risorse da trovare”.
Un magazzino della riscossione da 1.240 mld
Una delle ultime ricognizioni disponibili è quella della Corte dei conti pubblicata nel resoconto per l’esercizio 2023 che stimava l’ammontare delle giacenze pari a circa 1207 miliardi. Ieri il viceministro ha fornito un dato aggiornato che dimostra come la crescita dei crediti in pancia all’erario sia sempre più da record, “le cartelle sono cresciute, siamo circa sui 1240 miliardi, adesso nomineremo la commissione per la valutazione e il loro smaltimento” ha spiegato Leo.
Recupero delle cartelle ai dipendenti pubblici
Sul recupero delle cartelle in capo ai funzionari statali che hanno un debito con l’erario di importo superiore ai 5.000 euro, presente come norma antievasione nel ddl della legge di bilancio 2025 Leo commenta che è “per fare gettito”.
Concordato con scadenza al 31/10
Tornando sul tema del concordato preventivo biennale Maurizio Leo conferma l’impossibilità di una proroga, più che altro legata ai costi e alle indicazioni date dalla Corte dei conti. Mentre sugli adempimenti per il ravvedimento speciale legato al cpb, come ha spiegato il direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, il modello non è ostativo, non è quindi necessario che sia rilasciato prima della scadenza per l’adesione al 31 ottobre.
Durante il discorso di apertura del convegno è intervenuta Camilla Menini, presidente dell’Odcec di Treviso, che ha commentato: “A fronte di modifiche così significative, ci siamo trovati di fronte a tante novità ma anche alle correlate difficoltà operative, con l’esigenza di dare ai clienti risposte concrete e in tempi spesso assi ridotti. Faremo il possibile”.
Proseguono i lavori di attuazione della riforma fiscale
Sul nuovo rapporto tra fisco e contribuente la legge delega non prevede solo il patto fiscale con partite Iva e forfettari, ma anche con le grandi società, attraverso la cooperative compliance. E proprio su questo istituto Maurizio Leo annuncia “è stato bollinato il testo con il regolamento per i certificatori del tax control framework” e rivolgendosi a Ruffini prosegue “adesso dovremo dare corso alle linee guida”.
Il rapporto di cooperazione tra Mef e agenzia delle entrate, ricorda Leo, ha anche portato all’approvazione del nuovo calendario fiscale e spiega che questo “potrà ancora subire, se necessario, ulteriori modifiche nell’arco del tempo, ma vogliamo puntare sul modello precompilato su cui la riforma fiscale ha spinto ad un ampliamento anche per il lavoro autonomo e il reddito d’impresa”.
In conclusione, il viceministro Leo si pone un altro obiettivo, questa volta in tema di contenzioso. “Abbiamo investito sulla tecnologia e la sentenza digitale ed abbiamo previsto la conciliazione anche in cassazione, ad oggi solo su ciò che viene incardinato successivamente all’entrata in vigore del provvedimento, ma il nostro obiettivo e di estenderlo anche là dove ci sono processi già in essere” ma anche qui spunta il problema delle risorse.
Il direttore dell’agenzia dell’entrate Ernesto Maria Ruffini sulla riforma fiscale spiega: “La sistematizzazione dei diritto tributario è un’attuazione del principio di uguaglianza e in questa prospettiva i testi unici, su cui ha dato il suo apporto anche l’Agenzia, sono un ottimo spunto per avere una certezza della delimitazione dell’accesso al sistema fiscale”. Mentre sull’avanzamento dei lavori della legge delega conferma il work in progress sui dlgs, la bollinatura del testo sul tax control frame work e gli investimenti da parte dell’amministrazione finanziaria anche attraverso l’assunzione di nuovo personale.
Il consigliere del Cndcec Salvatore Regalbuto condivide con il direttore dell’Ade Ruffini, si unisce al richiamo all’equità ed aggiunge “in ogni sistema moderno c’è necessità di copri intermedi e credo che in campo fiscale questo sia il ruolo dei commercialisti”. Proprio come una “cinghia di trasmissione”, prosegue Regalbuto “in queste ore stiamo cercando di trasmettete, non nascondo con un po’ di affanno, il concordato ai nostri assistiti perché lo strumento può sottendere delle opportunità interessanti”.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui