Una banda sospettata di compiere truffe agli anziani è stata sgominata dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, con il supporto di militari dei Comandi provinciali di Genova e Caserta.
L’operazione, denominata “Game Over”, ha portato all’arresto di tre persone, un 40enne e i suoi due figli 20enni, tutti residenti nel Casertano. I sospettati sono stati fermati in località diverse, tra Genova e Castel Volturno, grazie a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Locri su richiesta della Procura.
In particolare, erano prese di mira persone anziane attraverso la cosiddetta truffa del carabiniere. Il piano prevedeva una telefonata, in cui un falso carabiniere o avvocato comunicava alla vittima una falsa emergenza, sostenendo che un loro familiare fosse stato coinvolto in un grave incidente stradale e fosse in stato di fermo. Per evitare l’arresto del congiunto, le vittime venivano indotte a consegnare ingenti somme di denaro o gioielli.
I telefoni
Successivamente, un complice si presentava a casa della vittima per raccogliere il bottino, sfruttando lo stato di ansia e confusione generato dalla finta emergenza. Le indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di Bovalino hanno messo in luce un modus operandi ben strutturato e organizzato. I militari dell’Arma sono riusciti a risalire ai numeri di telefono con cui venivano contattate le vittime, scoprendo che i cellulari utilizzati erano intestati a persone straniere, un dettaglio sfruttato per complicare le indagini e depistare eventuali controlli. I telefoni sarebbero stati spesso sostituiti per evitare di lasciare tracce, ma questo stratagemma non è riuscito a eludere le indagini dei carabinieri.
Le indagini hanno accertato che la banda nel periodo delle indagini ha sottratto alle vittime circa 70mila euro, tra contanti e gioielli di valore. Tuttavia, grazie all’immediato intervento dei Carabinieri, una parte significativa della refurtiva è stata recuperata e restituita ai legittimi proprietari. Il coordinamento tra diversi reparti territoriali dei Carabinieri ha inoltre permesso di seguire i movimenti da una regione all’altra, fino ad arrivare a Genova e Castel Volturno. Fondamentale per il successo dell’operazione è stata la collaborazione delle vittime. Nonostante il forte shock subito, molti anziani hanno trovato il coraggio di denunciare i fatti, fornendo preziosi dettagli che hanno facilitato le indagini.
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