La proroga del bonus ristrutturazione al 50% per le prime case, introdotta dal Governo, ha suscitato più preoccupazione che entusiasmo tra i costruttori del Friuli Venezia Giulia. Secondo Marco Bertuzzo, presidente di Ance FVG, la misura non compensa gli effetti negativi derivanti dalla confermata riduzione del bonus ristrutturazione al 36% per le seconde case, insieme alla riduzione dell’ecobonus al 50%, precedentemente al 65%, e l’eliminazione del sismabonus acquisti, che prima copriva fino all’85%.
Impatti negativi sull’edilizia regionale
Bertuzzo sottolinea che, sebbene la proroga del bonus per le prime case possa fornire un parziale sollievo, non sarà sufficiente a compensare la contrazione del settore edile avviata dallo stop al superbonus di un anno fa. Questo blocco, secondo Bertuzzo, ha già portato ad una diminuzione del 30% del settore in Friuli Venezia Giulia, una situazione che rischia di peggiorare quando verranno meno i progetti legati al Pnrr, che attualmente sostengono ancora l’edilizia locale.
Rialzo dei prezzi e nuove tasse
Un primo segnale del rallentamento è già visibile: l’aumento dei prezzi dei materiali da costruzione e il possibile incremento della tassazione per chi ha beneficiato dei bonus, minacciano ulteriormente il mercato. Bertuzzo evidenzia come questo non solo penalizzi chi ha già investito, ma rappresenti un ostacolo anche per chi ha intenzione di avviare nuovi lavori di ristrutturazione.
Preoccupazioni dei proprietari immobiliari
Dal lato dei privati, Manuela Marinelli, presidente provinciale dell’Unione piccoli proprietari immobiliari di Trieste, esprime preoccupazione per la crescente pressione fiscale e critica l’efficacia dei bonus. Secondo Marinelli, il superbonus ha fallito nel suo intento di supportare la maggioranza, beneficiando solo una ristretta fascia di cittadini. La detrazione fiscale, infatti, non è accessibile a tutti e molti proprietari non potranno adeguarsi alle nuove normative europee sulle case green, che richiedono interventi onerosi per migliorare l’efficienza energetica degli immobili.
Il futuro del mercato immobiliare
Marinelli prevede che l’impossibilità di usufruire dei bonus per la maggior parte dei cittadini, unita alle nuove normative europee, porterà a una svalutazione degli immobili. Le case costruite con sacrifici rischiano infatti di perdere valore, poiché solo una minoranza potrà permettersi di affrontare i costosi interventi di ristrutturazione necessari per conformarsi agli standard richiesti.
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