Quartiere che vai, tasso di differenziata che trovi. Indipendentemente dal ceto sociale e dal benessere economico della zona. La media dei rifiuti correttamente smaltiti a San Giovanni a Teduccio-Barra e Bagnoli-Fuorigrotta è più alta di quella dell’immondizia riciclata a Chiaia-Posillipo, come emerso dai dati forniti da Asìa.
Proprio in virtù di questo fenomeno, raccontato da Il Mattino, vanno sottolineate le novità in arrivo dall’azienda cittadina che gestisce i rifiuti e dall’assessore al Verde di Palazzo San Giacomo, Vincenzo Santagada.
Gli obiettivi
Entro i prossimi due anni, si lavora all’istituzione di premialità per i cittadini virtuosi, cioè che contribuiscono ad aumentare il decoro del territorio con la raccolta differenziata. In particolare, i premi per i “virtuosi della differenziata” saranno due: il primo riguarda la possibilità di ricevere kilowatt gratis per ricaricare i veicoli elettrici. Il secondo, in fase di studio, tocca gli sgravi sulla Tari, la tassa rifiuti. «Se un cittadino di Pianura o Ponticelli si comporta meglio di un altro, che vive magari in quartieri mediamente più benestanti, è giusto che venga premiato in base al merito ambientale», argomenta Santagada. Non è detto che un quartiere più ricco sia più virtuoso. La questione del merito, rispetto ai rifiuti, si pone appena si dà una sbirciata alla classifica della raccolta differenziata delle 10 Municipalità cittadine.
Le sorprese non mancano, specialmente considerando che la media metropolitana è del 43% (8 punti percentuali in più rispetto al 2021). Se il primo posto per efficienza va al Vomero-Arenella (Municipalità 5), dove si raggiunge il 63% di rifiuti correttamente smaltiti, svetta il secondo posto, a pari merito con il 50%, di due parlamentini dall’anima popolare, come il centro storico-porto (Municipalità 2) e, appunto, San Giovanni a Teduccio. Non è virtuosa solo Napoli Est: da sottolineare, subito dopo, anche il quarto posto della periferia Ovest Bagnoli-Fuorigrotta (Municipalità 10), con il 44% di differenziata: precede di ben 6 punti percentuali il terzo parlamentino, che comprende zona ospedaliera, Capodimonte e Sanità. La Municipalità 1 di Chiaia-Posillipo è “solo” in quinta piazza in città, con il 42%. Neppure l’ultimo posto spetta alla periferia, ma alla Municipalità 4 (Poggioreale, stazione, zona industriale, San Lorenzo e Vicaria), con il 25%. A precederla sono la Municipalità 9 (Soccavo-Pianura), con il 27%. E il settimo e l’ottavo parlamentino (rispettivamente Miano-Secondigliano-San Pietro a Patierno e Chiaiano-Piscinola-Scampia), appaiati al 33%.
I kilowatt
L’obiettivo fissato dalla giunta è quello di raggiungere il 50% di differenziata in città entro il 2025. Questo contribuirebbe, con la complicità di altri innegabili fattori di crescita attivi a Napoli, a far guadagnare tra l’altro posizioni nelle classifiche della qualità della vita. Per raggiungere lo scopo, nel sistema della differenziata ai quartieri virtuosi verranno assegnate delle premialità in kilowatt che si potranno utilizzare per ricaricare bici, moto e auto elettriche. Nel 2025 – come spiegano da Asìa – verranno installati i 10 punti di ricarica in altrettanti centri della differenziata. Cioè, per intenderci, nelle isole ecologiche. Ci sarà una colonnina per ogni municipalità.
L’iniziativa e i kilowatt saranno commisurati al peso dei materiali: per ogni chilo di rifiuti consegnati si riceverà un determinato quantitativo di energia, che è ancora da stabilire, in funzione delle possibilità di riciclo. Possibilità che dovrebbero aumentare, dal momento che nel 2026 dovrebbe essere pronto l’impianto per l’umido nell’area orientale. Se i rifiuti non venissero più smaltiti fuori città, i costi diminuirebbero, e di conseguenza potrebbe diminuire la Tari.
Gli sgravi
Proprio per le premialità sulla Tari, il discorso è più articolato e i tempi saranno un po’ più lunghi. Serve insistere sulla digitalizzazione di Asìa (che si sta già impegnando non poco, in merito). E serve allargare l’informatizzazione agli uffici che gestiscono l’imposta sui rifiuti.
In questo modo si potrebbe arrivare a premiare entro due anni anche i singoli condomini virtuosi: «Studiamo incentivi e premialità sulla Tari – aggiunge Santagada – e stiamo cercando gli strumenti idonei per garantirla ai cittadini. Il tema riguarda la possibilità di individuarli attraverso l’informatizzazione di Asìa e degli uffici della Tari. In una prima fase si potrebbe procedere per incentivi alle municipalità più virtuose. In una seconda fase si potrebbe arrivare ai singoli cittadini, ai condomini e alle utenze domestiche e non. Se tutto filerà liscio, nel 2026 questo sistema di premialità diventerà realtà».
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