Scadrà il 10 dicembre 2024 il bando con cui la Commissione europea intende promuovere lo sviluppo dell’economia sociale. Il bando «smp-cosme-2024-see» stanzia 8 milioni di euro per sostenere enti e piccole e medie imprese operanti nell’ambito dell’economia sociale, offrendo finanziamenti per progetti che mirano a migliorare la competitività e l’innovazione, contribuendo al contesto economico e sociale dell’Europa. In particolare, il bando mira a rafforzare la competitività, supportando i soggetti dell’economia sociale per diventare più competitivi sul mercato europeo, migliorando le loro capacità di gestione e organizzazione. Inoltre, intende efficientare la qualità della gestione, promuovendo pratiche più efficienti e innovative all’interno dei soggetti che operano nell’economia sociale. Infine, mira a facilitare l’accesso ai contributi, offrendo opportunità di finanziamento per incentivare la crescita e lo sviluppo.
Bando diviso in due sezioni. Il bando, lanciato nel quadro del programma per il Mercato unico – sezione Cosme, è suddiviso in due ambiti. Il primo ambito mira a rafforzare la capacità imprenditoriale e organizzativa delle imprese nell’economia sociale, mentre il secondo è volto a sostenere le partnership per le catene circolari del valore tra imprese tradizionali e imprese dell’economia sociale.
Il primo ambito, nello specifico, intende migliorare la qualità della gestione e l’eccellenza organizzativa dei soggetti che operano nell’economia sociale attraverso l’ideazione e l’implementazione di servizi di capacity building, formazione, consulenza e coaching, che siano potenzialmente replicabili in modo modulare. Il secondo ambito mira invece ad accrescere il contributo dei soggetti dell’economia sociale allo sviluppo delle catene del valore dell’economia circolare, promuovendo e supportando le partnership tra imprese for-profit e quelle dell’economia sociale.
Proposte da presentare in aggregazione. Possono partecipare al bando i consorzi composti da almeno sei enti indipendenti, provenienti da un minimo di tre aree tra quelle ammissibili, dei quali almeno un’organizzazione dell’economia sociale per paese partecipante e tra una e due attive a livello europeo.
I progetti finanziabili. I progetti possono mirare a sviluppare una guida specifica per il settore su come avviare catene del valore dell’economia circolare e rafforzare i partenariati tra enti dell’economia sociale, imprese tradizionali, organizzazioni di supporto alle imprese e altri attori rilevanti in ecosistemi specifici, oltre che condurre ricerche settoriali che identifichino il potenziale di cooperazione tra le organizzazioni e offrire servizi di incontro per le imprese dell’economia sociale nell’economia circolare, promuovendo una maggiore cooperazione a livello locale, regionale e transnazionale. Inoltre, i progetti possono sostenere la ricerca sui prodotti e sui servizi nelle imprese sociali attive nell’economia circolare, progettare soluzioni per affrontare le potenziali barriere, le opportunità e le buone pratiche per i partenariati, organizzare eventi di networking, match-making e capacity building nell’ambito delle reti europee per garantire la fertilizzazione incrociata e sostenere l’incontro tra potenziali partner. Infine, possono riguardare il sostegno alla creazione di hub o cluster locali della circolarità che promuovano comportamenti/pratiche circolari e la ricerca e l’innovazione nell’economia sociale e il sostegno all’adozione di tecnologie che accelerino la circolarità in tutte le fasi del ciclo di vita dei prodotti. I progetti sostenuti dovrebbero garantire la condivisione e la replica delle buone pratiche a livello transfrontaliero e settoriale, se pertinente.
Contributo fino al 90% delle spese. Il contributo a fondo perduto copre fino al 90% delle spese ammissibili. Per il primo ambito i contributi sono concessi tra 1,5 e 2 milioni di euro per progetto, mentre per il secondo ambito si aggirano intorno a un milione di euro.
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