Sono stati arrestati e accusati di tentato omicidio i due presunti responsabili di un accoltellamento a un 23enne tunisino – ora fuori pericolo di vita – avvenuto dieci giorni fa in piazzale Marconi, davanti alla stazione di Reggio Emilia. Si tratta di un 23enne e di un 27enne, entrambi tunisini e residenti a Piacenza dove sono stati fermati giovedì scorso. Ieri sono comparsi davanti al giudice del tribunale piacentino che ha convalidato l’arresto e disposto il carcere.
L’operazione è stata illustrata stamattina in una conferenza stampa negli uffici della questura reggiana alla presenza del questore Giuseppe Maggese. I fatti risalgono alla serata di sabato 19 ottobre. Stando a quanto ricostruito dalla squadra Mobile della polizia di Stato – che ha curato le indagini coordinate dalla magistratura diretta dal procuratore capo Calogero Gaetano Paci – anche grazie ai filmati delle telecamere di videosorveglianza, un gruppetto in trasferta da Piacenza si è diretto a Reggio Emilia per un probabile regolamento di conti nell’ambito di una contesa sulla gestione dello spaccio di droga. Dopo una prima discussione a ridosso del centro storico, la spedizione punitiva si è concretizzata davanti alla stazione ferroviaria. Prima un reciproco lancio di bottiglie tra i cinque e la vittima, poi uno dei due arrestati lo ha afferrato per la maglia e gli ha sferrato alcuni fendenti con un coltello colpendolo al fianco destro. Mentre l’altro complice ha tentato di investirlo alla guida di un furgone, non riuscendoci e andando a sbattere contro un’auto e danneggiando una colonnina di ricarica elettrica.
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