LIGURIA – Le elezioni Regionali in Liguria hanno premiato la coalizione di centrodestra con Marco Bucci eletto nuovo presidente. E prende forma anche il nuovo consiglio regionale della Liguria. Secondo quanto riportato dal sito del ministero dell’Interno Eligendo sono 17 i consiglieri eletti per la maggioranza e 13 per la minoranza compreso il candidato presidente sconfitto Andrea Orlando. Consiglio ipotetico che andrà comunque a subire delle modifiche in caso di nomina di un consigliere al ruolo di assessore o altri subentri. Lo stesso Orlando nella conferenza stampa ha detto che dovrà riflettere prima di prendere la decisione se entrare in Regione o restare in Parlamento e che su questo tema si confronterà con la coalizione.
Il Partito democratico è il più rappresentato con 8 consiglieri, Fratelli d’Italia ne conta 5, poi 3 a testa per le due liste civiche a sostegno di Bucci, la Lega e Forza Italia. Avs ne conta 2, e poi un seggio anche per la Lista del presidente Orlando e per il Movimento Cinque stelle. Una Regione Liguria poco rosa: solo cinque le consigliere su 30.
Per quanto riguarda la circoscrizione di Genova entrano 14 consiglieri. Per la coalizione di centrodestra entrano Stefano Balleari e Simona Ferro per Fratelli d’Italia, Federico Bogliolo e Matteo Campora per Vince Liguria, Giovanni Boitano per Orgoglio Liguria, Alessio Piana per la Lega, Carlo Bagnasco per Forza Italia. Per l’opposione entrano i dem Armando Sanna, Katia Piccardo, Federico Romeo e Simone D’Angelo. Per la Lista Andrea Orlando presidente entra Gianni Pastorino, per l’Alleanza Verdi e Sinistra-Lista Sansa-Possibile-Europa Verde-Sinistra Italiana entra Selena Candia che supera Ferruccio Sansa di quasi 400 voti. L’unico consigliere per il Movimento Cinque Stelle è Stefano Giordano. Qui le conferme sono arrivate in tarda mattinata dopo l’ufficializzazione e la pubblicazione dei risultati dell’ultima sezione da scrutinare, una delle sette del comune di Busalla che ha terminato in ritardo a causa della contestazione di circa una dozzina di schede.
Per la circoscrizione di Imperia sono eletti 5 consiglieri. Per la maggioranza si tratta di Luca Lombardi di Fratelli d’Italia, Marco Scajola di Forza Italia, Alessandro Piana della Lega e Walter Sorriento di Orgoglio Liguria. Per l’opposizione c’è la conferma di Enrico Ioculano del Partito democratico.
Per la circoscrizione della Spezia sono eletti 4 consiglieri: si tratta dell’ex presidente del consiglio regionale Gianmarco Medusei per Fratelli d’Italia e di Marco Frascatore di Orgoglio Liguria. Per il Partito democratico entro in consiglio Davide Natale (conferma per il segretario regionale dei dem) e Carola Baruzzo.
Per la circoscrizione di Savona sono eletti 6 consiglieri: per la maggioranza si tratta di Rocco Invernizzi di Fratelli d’Italia, Alessandro Bozzano di Vince Liguria, Sara Foscolo della Lega e Angelo Vacarezza di Forza Italia. Per l’opposizione entrano Roberto Arboscello per il Pd e Jan Casella per l’Alleanza Verdi e Sinistra-Lista Sansa-Possibile-Europa Verde-Sinistra Italiana.
E poi ci sono anche i grandi delusi, chi non è entrato in consiglio in modo diretto ma che potrebbe essere ancora ripescato. Tra questi c’è Jessica Nicolini di Vince Liguria che sarebbe la prima dei ripescati nel caso in cui Campora venisse indicato da Bucci per ricoprire un incarico da assessore. Non entra in Regione neanche l’ex assessore alla Sanità Angelo Gratarola così come resta fuori alla Spezia l’ex assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone, che però potrebbe rientrare dalla porta dell’assessorato.
Non entrano in Regione anche gli uscenti Stefano Anzalone, Lilli Lauro, Sonia Viale e Stefano Mai. Per il Pd resta fuori Luca Garibaldi. Lascia la Regione anche Ferruccio Sansa superato dalla collega di partito Candia nelle preferenze. Non entra in consiglio regionale anche Fabio Ceraudo del M5s che resta dunque in Comune a Genova fino alle nuove elezioni. Tra chi non è riuscito a confermare il proprio posto in via Fieschi c’è Claudio Muzio di Forza Italia. Resta fuori anche il dem Luca Garibaldi superato nelle preferenze dal collega di partito D’Angelo.
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