Cosa accade durante un controllo da parte delle forze dell’ordine, per chi si mette al volante senza portafoglio, ma con la patente digitale caricata su IT-Wallet? La domanda è legittima, essendo la nuova funzionalità all’app IO ora disponibile per i primi 50.000 italiani (le nostre prime impressioni sono raccolte in un articolo dedicato). A chiarirlo è una circolare che reca la firma del Ministero dell’Interno.
I controlli della patente digitale con IT-Wallet
Il documento definisce la patente mobile
come la versione digitale della patente di guida di cui è titolare una persona residente in Italia
, un documento di riconoscimento equipollente alla carta di identità, analogamente alla sua versione cartacea e ha esclusivamente la finalità di soddisfare l’obbligo di esibizione da parte dei conducenti dei veicoli durante la circolazione sul territorio nazionale
. Come abbiamo già scritto, è infatti valida solo in Italia.
Ecco quanto il Ministero dell’Interno ha comunicato alle prefetture, ai commissariati e ai centri operativi sul territorio.
… dal 23 ottobre i cittadini che abbiano attivato la predetta funzionalità dell’app IO potranno esibire, in occasione dei controlli su strada, la patente di guida mobile attraverso il proprio dispositivo mobile, così soddisfacendo l’obbligo di esibizione previsto.
Alla richiesta, il cittadino può mostrare la schermata di IT-Wallet nell’app IO, come visibile nell’immagine qui sotto. Include il certificato di autenticità, di fatto un codice QR da scansionare.
Gli agenti, durante i controlli, sono comunque chiamati a verificare la validità della patente digitale mostrata dal conducente, attraverso un normale controllo.
L’esibizione della patente mobile non esime, tuttavia, l’organo di controllo dalla verifica dell’esistenza e della validità del titolo abilitativo che deve essere svolta, come di consueto, attraverso la consultazione dell’anagrafe nazionale degli abilitati alla guida. Parimenti, dovrà essere consultata la banca dati interforze, al fine di verificare la sussistenza di eventuali provvedimenti ostativi che incidono sulla efficacia del titolo abilitativo.
Cosa accade in caso di ritiro della patente
Un’altra domanda è legittima: cosa accade in caso di ritiro della patente? Se il documento fisico può essere tolto al cittadino, come si forza la sua eliminazione dall’app IO? La circolare risponde anche a questo.
Trattandosi di una versione digitale della patente, il cui ritiro materiale risulta inattuabile, quando viene contestata una violazione da cui discende l’applicazione di una sanzione accessoria sul titolo abilitativo, l’organo accertatore richiederà la contestuale esibizione e la consegna della patente cartacea, se detenuta dal conducente al momento del controllo.
Contestualmente al sequestro della versione cartacea, le forze dell’ordine sono chiamate a comunicare tempestivamente il provvedimento, così che possa essere inserito nella banca dati interforze.
Peraltro, quando si procede al ritiro del documento cartaceo, è necessario effettuare il tempestivo inserimento nella banca dati interforze, al fine di impedire l’indebito utilizzo della patente mobile.
Così, in caso di ulteriore controllo, la versione digitale della patente risulterà non più valida.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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