La Procura per i minori di Bologna “non ha disposto provvedimenti restrittivi” per il caso della 13enne morta, precipitata da un tetto a Piacenza. “Al momento non è ancora possibile esprimersi sulla natura accidentale o volontaria della caduta, né se la stessa sia stata procurata da terzi. Nella prossima settimana sarà conferito incarico per l’esecuzione dell’accertamento autoptico”, spiega il procuratore Giuseppe Di Giorgio.
Sono in corso “serrate indagini” per ricostruire l’accaduto attraverso accertamenti tecnici sui luoghi e sulle cose sequestrate, tra cui il cellulare della ragazza e l’audizione di persone informate sui fatti.
Le indagini dei carabinieri, coordinate dalla Procura per i minorenni sulla morte della ragazza di 13 anni, caduta ieri da un tetto di un edificio di Piacenza, sono mirate “a chiarire la dinamica e i movimenti della minore nelle ore precedenti alla caduta nonché a valutare l’eventuale coinvolgimento di coetanei”. Lo specifica la Procura per i minorenni, con il procuratore Giuseppe Di Giorgio.
Al fatto era presente un ragazzo di 15 anni, con il quale la vittima avrebbe avuto una relazione che forse intendeva troncare. Il coetaneo è stato trattenuto fino a notte al comando provinciale dei Carabinieri e interrogato dagli investigatori del Nucleo investigativo di Piacenza coordinati dal capo della Procura di Piacenza Grazia Pradella e da un pm della procura per i Minori arrivato nel pomeriggio di ieri da Bologna. Il ragazzino, rilasciato, è potuto tornare a casa.
La sua versione – secondo quanto riferisce oggi il quotidiano Libertà di Piacenza – sarebbe di un gesto volontario da parte della ragazza, il cui corpo è stato trasportato all’Istituto di Medicina Legale di Pavia per l’autopsia che dovrebbe essere eseguita a inizio della prossima settimana.
Gli amici di lei, sentiti dal quotidiano piacentino, sostengono che “non era il tipo da buttarsi” e che anzi “stava pianificando un viaggio a Parigi con la mamma”. E riferiscono di un tira e molla affettivo tra i ragazzini, sostenendo che potevano esserci problemi tra i due.
“L’ha buttata giù lui, non era pazza, né depressa, è stata l’ennesima vittima di violenza”. Lo dice in uno sfogo pubblico sui social la sorella 22enne della ragazza di 13 anni morta ieri a Piacenza, precipitata da un tetto, puntando il dito contro il fidanzato della giovane. “Era ossessionato da lei, ha provato in tutti i modi a liberarsi di questo reietto”, scrive ancora. La 22enne ha pubblicato anche alcuni screenshot delle chat con la sorella evidenziando alcuni comportamenti del fidanzato ritenuti problematici. “Ciao principessa – la ricorda la sorella nel post – Sei sempre stata bellissima, intelligente e simpatica, amata da tutti, invidiata da molte! Il tuo animo ti ha resa sempre speciale come tutto il resto, ti amerò per sempre mio piccolo Angelo. L’ennesima vittima di femminicidio”.
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