Due centesimi in più al litro, sanzione dell’Antitrust da 20 mila euro. La difesa della stazione di servizio: «Non un sovrapprezzo ma un minor sconto»
Da inizio marzo a metà maggio scorsi ha chiesto 2 centesimi per ogni litro di carburante ai clienti che pagavano con carta di credito, nonostante il divieto imposto dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) — chiamata Antitrust — a novembre 2023. A ritrovarsi multata di 20 mila euro, a seguito di denunce e documentazione pervenute tramite il Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza, è la stazione di servizio «Blupark» nel comune deltino di Loreo (Rovigo). Il divieto riguardava l’applicazione ai consumatori di un supplemento di prezzo per il pagamento con carta di credito (credit card surcharge) dei carburanti erogati dalla società.
La denuncia
Ad innescare l’indagine su «Blupark» una denuncia della scorsa primavera, a divieto già vigente, di un utente che ha scattato una serie di foto alla stazione di servizio. Nelle immagini si vede un cartello con la dicitura «Attenzione variazione prezzi» seguita dall’affermazione, con caratteri più piccoli, «Variazione prezzi per servizi di pagamento tramite carte bancarie». Più in basso nel cartello è evidenziato «circuito carte di credito» con indicati i loghi dei principali circuiti e l’indicazione «+0,02 €/lt». Nella denuncia l’utente ha allegato copia di due scontrini emessi da «Blupark» per l’acquisto di carburante con carta di credito.
Il metodo di pagamento
Nelle proprie memorie difensive «Blupark» ha confermato di aver continuato ad applicare una differenza di prezzo a seconda del metodo di pagamento utilizzato fino alla data del 14 maggio scorso, sostenendo al contempo la tesi secondo la quale tale addebito non corrisponderebbe a un sovrapprezzo per il pagamento tramite carta di credito, quanto piuttosto un «minor sconto» rispetto a quanto garantito al consumatore in caso di utilizzo di altri strumenti di pagamento. Inoltre la società di Loreo ha presentato ricorso al Tar (Tribunale amministrativo regionale) del Lazio contro il provvedimento di novembre dell’Antitrust, sostenendo di aver ritenuto opportuno attendere la pronuncia dei giudici laziali «prima di assumere le iniziative per ottemperare al provvedimento».
Il valore dei pagamenti digitali
Sulla vicenda interviene anche il Movimento Difesa del Cittadino (Mdc), che esprime «forte preoccupazione per l’applicazione indiscriminata di sovrapprezzi ai consumatori che decidono di pagare con carta di credito o debito i propri acquisti. È significativo notare che nel primo semestre del 2024 il valore dei pagamenti digitali con carta in Italia ha raggiunto quota 223 miliardi di euro, segnando una crescita dell’8,6 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, secondo i dati dell’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano». E l’Antitrust ricorda che «la norma applicata in questi procedimenti è a tutela dei diritti dei consumatori nei contratti e punta a garantire l’obiettivo di realizzare un sistema unico di pagamenti privo di discriminazioni tra strumenti».
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