Il tribunale del riesame di Palermo deve decidere se confermare i tre provvedimenti restrittivi scattati tre settimane fa e il gip di Agrigento Micaela Raimondo, conclusi gli interrogatori preventivi, sta valutando se disporre altre undici misure cautelari.
Sono ore decisive per l’inchiesta sull’incendio del centro di stoccaggio dei rifiuti di contrada Piana Bugiades, a Licata.
Indagano sull’incendio al centro Omnia e scoprono furti, estorsioni e perfino un tentato omicidio
Rogo doloso che, lo scorso 20 gennaio, mise in ginocchio Licata e provocò una nube tossica che costrinse il sindaco Angelo Balsamo a chiudere scuole, cimiteri e ville per quasi un mese.
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Il gip, ha disposto la custodia cautelare in carcere per Carmelo D’Antona, 39 anni, di Ravanusa e Cristoforo Famà, 41 anni, di Licata. Ai domiciliari, con braccialetto elettronico, è stato invece posto Mario Antona, 24 anni, di Ravanusa.
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L’indagine, partita da un episodio casuale che ha portato gli investigatori a sospettare su uno degli indagati, ha consentito di accertare altri fatti del tutto diversi ovvero numerosi furti in appartamento, in alcuni casi con una successiva richiesta di riscatto, un tentato omicidio e una rapina a un ragazzino.
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Il pubblico ministero Alessia Battaglia ha chiesto altre 11 misure cautelari che il giudice sta valutando, così come previsto dal recente decreto Nordio, dopo l’interrogatorio preventivo degli indagati.
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Incendio nel centro di stoccaggio rifiuti, ordinanza del sindaco: scuole chiuse
Famà, indicato nelle intercettazioni come “il pacchione di Licata”, tirato in ballo anche da alcuni indagati, in occasione dell’interrogatorio di garanzia, ha negato qualsiasi coinvolgimento nella vicenda.
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D’Antona e Antona si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. I difensori – gli avvocati Calogero Meli, Antonio Ragusa e Carmelo Pitrola – hanno impugnato l’ordinanza al tribunale del riesame che nelle prossime ore deciderà se confermare o meno il provvedimento. Il giudice Micaela Raimondo, invece, dopo avere sentito la versione degli indagati, sta valutando se fare scattare altri arresti.
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