Controlli dei carabinieri forestali sanzionano un distributore: mancanza di indicazioni chiare sulla Genziana, liquore tipico abruzzese con etichettatura specifica.
La Genziana, tradizionale liquore abruzzese, è finita al centro di controlli dei carabinieri del Nipaaf (Nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale) di Chieti. Durante le verifiche, è stato riscontrato che le bottiglie messe in vendita non riportavano la giusta denominazione di vendita, obbligatoria secondo le norme europee e nazionali. Questa omissione è costata al responsabile di un centro di distribuzione una multa di mille euro.
Per essere correttamente etichettato, un prodotto come la Genziana, che fa parte dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (Pat), deve presentare l’indicazione “Liquore” e non “Distillato”. Questo perché, a differenza dei distillati con una gradazione alcolica minima del 37,5% vol, la Genziana ha un contenuto alcolico inferiore e viene prodotta con l’infusione di radice di gentiana lutea in alcol o vino scorretta può fuorviare i consumatori, inducendoli a percepire caratteristiche non reali del prodotto. Le autorità sottolineano che, ai sensi della normativa vigente (Regolamento UE 787/2018 e legge n. 238/2016), è fondamentale che le etichette contengano informazioni precise per permettere una scelta informata.
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