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Dopo una trattativa che dura da circa due anni è stato sull’orlo di saltare l’accordo tra il Ministero dell’Economia e il gruppo Lufthansa su Ita Airways. C’era anche stato un preliminare parere positivo da parte della Commissione europea. Secondo quanto riporta Il Corriere della Sera l’accordo è stato bloccato nella notte a causa di alcuni contrasti relativi al prezzo. Il pacchetto con il piano finale dell’alleanza, fanno sapere fonti europee, non sarebbe stato consegnato a Bruxelles, come invece era previsto per ottenere l’ultimo via libera Ue.
I documenti erano già firmati sia dalla compagnia italiana che da quella tedesca e dai vettori rivali, ossia easyJet, Air France e Iag che fanno parte dell’intesa sugli slot, mentre a mancare sarebbe stata l’ultima firma da parte del Mef.
Il colosso tedesco avrebbe evidenziato che il closing dovrebbe vedere un ‘aggiustamento’ della cifra relativa alla seconda tranche pari a 325 milioni (più 100 milioni di bonus) perché Ita rispetto a sei mesi prima avrà perso valore. Il Mef per ora non commenta e non smentisce le ricostruzioni. Lufthansa nelle trattative avrebbe inoltre chiesto all’azionista Ministero dell’Economia uno sconto sul prezzo, giustificandolo con il costo di alcuni investimenti fatti dopo l’accordo del 2023. Il Ministero dell’Economia – secondo le stesse fonti – avrebbe però considerato la richiesta non accettabile per diverse ragioni: prima fra tutte è che tutti gli investimenti fatti in questi periodi di transizione erano stati decisi in pieno accordo con la compagnia tedesca; la seconda motivazione risiede nel fatto che Ita ha migliorato la propria posizione economica e oggi vale anche di più.
“Lufthansa – fa sapere all’Ansa – aderisce all’accordo del 2023 con il ministero dell’Economia e delle Finanze italiano per acquisire una quota del 41% in Ita Airways e ha firmato il pacchetto di misure correttive necessarie entro la scadenza concordata”.
Il confronto non metterebbe in forse la prima trance di 325 milioni e anche la scadenza del 4 novembre non sarebbe ultimativa. Il Mef, che sul tema non ha rilasciato alcun commento, non sarebbe intenzionato a far saltare l’operazione ma vorrebbe procedere nell’operazione, per la quale si è molto speso anche nell’Ue per superare tutti i nodi durante i mesi passati. La richiesta di Lufthansa, invece – spiegano le stesse fonti – avrebbe l’effetto di rendere “gratuiti” gli acquisti dei nuovi vettori aerei e non considera il fatto che, al di là del buon andamento attuale di Ita, il prossimo anno è prevista una crescita del traffico aereo per il Giubileo.
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