Fa discutere con valutazioni contrapposte il Bando per l’assegnazione di contributi economici a studenti universitari. Continuiamo a credere nel nostro programma di governo, incardinato sul principio fondamentale del merito: con queste parole l’Amministrazione Comunale spiega la modifica al regolamento per l’accesso ai contributi destinati agli studenti universitari verbanesi deliberata in Giunta su proposta dall’assessore all’Istruzione Liala Sartori. Il “Fondo sostegno giovani universitari” subisce quindi modifiche rispetto ai requisiti di accesso alla misura e viene rilanciato: Il sostegno delle spese studentesche (come trasporti e libri) – precisa un comunicato dell’Amministrazione – sarà incrementato e l’anno venturo sarà dai 2000 euro previsti sino ad oggi per ogni studente, a 2500 (l’aumento avrà luogo dal prossimo bando). L’età massima per accedere alle borse di studio passa dai 30 ai 28 anni alla data di scadenza del bando, prevedendo il requisito di aver ottenuto almeno il 70% crediti formativi, prima fermo al 60%. L’assessore Sartori esprime profonda fiducia nelle nuove generazioni e nel buon utilizzo dei fondi pubblici: Per questo il Fondo a sostegno degli universitari verrà rilanciato con maggiore forza (i fondi non sono mai stati aumentati, noi lo faremo). Premiare il merito, è il modo migliore di investire nei giovani. E il sindaco Albertella aggiunge: Capiamo che qualcuno nella minoranza, amando l’assistenzialismo trasversale, quindi sostanzialmente iniquo, potrebbe storcere il naso. Questa Amministrazione invece intende premiare l’eccellenza, sostenerla, aiutare i ragazzi a fare di più e meglio. L’appiattimento del territorio, così come dei talenti, fa male a tutti. Verbania non lascia indietro nessuno, sostiene e rilancia.
In effetti le riserve sul provvedimento non si fanno attendere, con Riccardo Brezza capogruppo Pd e Simone Martoccia capogruppo Verbania si prende Cura, secondo i quali la decisione dell’Amministrazione Albertella penalizza gli studenti universitari ed è contro i giovani e le famiglie verbanesi. Essi esprimono la loro piena contrarietà alle modifiche del regolamento suddetto, con particolare riferimento all’abbassamento dell’età massima per accedere alle borse di studio e all’aumento della percentuale di crediti formativi necessaria per fare domanda. Riteniamo questa decisione non solo miope, ma profondamente inadeguata alle reali esigenze dei nostri studenti – dichiarano Brezza e Martoccia. – Limitare l’accesso ai contributi abbassando l’età e alzando i requisiti di merito va a penalizzare quegli studenti che, per motivi economici o personali, non riescono a mantenere un ritmo di studi “regolare”. Si tratta di una scelta che non tiene conto delle difficoltà che molti giovani verbanesi si trovano ad affrontare nel percorso universitario. La modifica colpirà in modo particolare gli studenti lavoratori, le persone che affrontano percorsi di studio più complessi o fuori sede, e tutti coloro che, per ragioni indipendenti dalla propria volontà, possono subire rallentamenti. Abbiamo bisogno di misure inclusive che sostengano davvero i giovani, soprattutto in un periodo storico in cui la crisi economica e i costi dell’istruzione sono sempre più rilevanti. Siamo convinti che il merito vada incentivato, ma senza trasformare i contributi in un privilegio riservato a pochi. L’Amministrazione sembra considerare queste misure come un modo per risparmiare, piuttosto che un reale investimento nei giovani della città. La nostra priorità è costruire una Verbania che investa nel futuro dei giovani senza escludere nessuno. In conclusione si chiede all’Amministrazione Albertella di rivedere con urgenza la decisione presa e di aprire un tavolo di confronto con i rappresentanti degli studenti e delle famiglie, affinché le risorse destinate alla formazione possano realmente rispondere ai bisogni della comunità.
NELLE FOTO Liala Sartori e Riccardo Brezza
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