Il Consiglio Valle ha approvato un
disegno di legge che contiene disposizioni in materia di
contributi agli enti cooperativi, modificando il Testo unico in
materia di cooperazione (legge regionale n. 27/1998). L’atto ha
ottenuto 25 voti a favore (Uv, Fp-Pd, Pla, Sa, Rv, Pcp) e tre
astensioni (Fi), mentre il gruppo Lega Vda non ha preso parte al
voto.
Il testo, che si compone di 12 articoli, è stato proposto
dalla giunta il 4 settembre ed è volto a semplificare e
riorganizzare le misure a favore degli enti cooperativi,
concretizzandosi, principalmente, nella concessione di
contributi agli investimenti per lo sviluppo di nuove
cooperative e per programmi innovativi sulle tematiche della
sostenibilità ambientale ed energetica. Sul testo sono stati
recepiti quattro emendamenti, di cui due della quarta
Commissione e due depositati in Aula dall’assessore allo
Sviluppo economico, Luigi Bertschy, mentre è stato respinto un
emendamento del gruppo Rv che chiedeva l’introduzione della
clausola valutativa.
“Questo provvedimento – ha evidenziato il consigliere Corrado
Jordan (Uv), illustrandolo all’aula – ha come obiettivo la
crescita e la competitività di un settore dell’imprenditoria che
genera impatti positivi in termini economici e sociali ed è un
modello virtuoso che favorisce lo sviluppo economico locale”. In
questo senso, “per lo sviluppo di nuove cooperative è disposto
un contributo a fondo perduto per un importo massimo non
superiore a 40mila euro, nella misura massima del 40 per cento
delle spese ammissibili; per gli investimenti per programmi di
sviluppo e di innovazione volti ad ammodernare o a espandere
l’attività, il contributo a fondo perduto è concesso per un
importo massimo non superiore a 80 mila euro, nella misura
massima del 50 per cento delle spese ammissibili. È prevista
altresì, la capitalizzazione degli enti cooperativi mediante la
concessione di un contributo aggiuntivo nel caso di
sottoscrizione aggiuntiva del proprio capitale sociale”.
Il disegno di legge, ha detto il capogruppo di Fp-Pd, Paolo
Cretier “promuove e rafforza la cooperazione che è un elemento
importante del tessuto produttivo valdostano: abbiamo 2.850
occupati di cui 1.600 in cooperative sociali, 400 nella
produzione del lavoro, 300 nel settore agricolo e 300 in altre
tipologie di cooperativa. Con l’aggiornamento della normativa si
è pensato anche al sostegno degli investimenti innovativi come,
ad esempio, quelli legati all’efficientamento energetico”.
Per l’assessore allo Sviluppo economico, Luigi Bertschy, “si
tratta di un disegno di legge che propone un primo intervento –
a favore degli investimenti delle cooperative – in attesa di una
revisione più ampia del settore finalizzata allo sviluppo di
progetti per la crescita socio-economica della nostra comunità.
Cerchiamo di riattivare gli investimenti, riattualizzando la
cooperazione in quanto forma che ben si adatta al nostro modello
economico”
“Questo disegno di legge viene migliorato dall’analisi e
integrazione delle richieste presentate dagli esponenti del
mondo cooperativistico in Commissione e, in parte, accolte – ha
dichiarato la capogruppo di Pcp, Erika Guichardaz -. Manca solo
la verifica sulla possibile disparità di trattamento rispetto
alla corresponsione dei contributi che potrebbe sfavorire le
piccole cooperative, ma viste le dichiarazioni dell’assessore,
dettosi disponibile a valutare gli effetti della norma e, se del
caso, ad apportare i correttivi necessari, troverà il nostro
voto favorevole”.
Il capogruppo di Rv, Stefano Aggravi, ha osservato: “Sarà
opportuno fare delle valutazioni sull’effetto che si potrà
generare in favore della creazione di nuovi enti cooperativi e
ci auguriamo che queste disposizioni portino alla nascita di
nuove forme di cooperazione. Restiamo convinti che la clausola
valutativa dovesse essere inserita, perché altrimenti si corre
il rischio di non poter fare delle valutazioni a monte”.
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