Ghiglione: “Questa commessa apre una nuova linea”. Il cantiere genovese ha vinto con un’offerta di 107 milioni. Fra le opzioni per la scelta del sito di costruzione c’è anche Piombino
Genova – Il cantiere genovese T. Mariotti si è aggiudicato la gara per la nuova nave oceanografica per l’Ispra, l’Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale, destinata al monitoraggio dei fondali per la tutela dell’ecosistema marino. A confermarlo a Shipmag, dopo le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi, è Marco Ghiglione, amministratore delegato della T. Mariotti. “Si tratta di una tipologia di nave nuova per il nostro cantiere. Una nave oceanografica, per la tutela dei fondali, che si aggiunge alle nostre competenze e alle commesse in essere. Dopo le navi da crociera e il settore militare logistico, questa commessa apre una nuova linea”.
La gara, indetta da Invitalia per conto di Ispra, era partita lo scorso maggio. Conclusa l’aggiudicazione, con un’offerta di 107 milioni, ora c’è il controllo di tutta la documentazione e il contratto sarà firmato nei prossimi mesi.
“L’aggiudicazione è il primo step“, sottolinea Ghiglione. Intanto alla Mariotti si stanno organizzando per la progettazione. Tempi più lunghi per l’avvio della costruzione e fra le opzioni per la scelta del cantiere di costruzione c’è anche l’ipotesi Piombino.
Il cantiere sbarca in un nuovo segmento, che apre nuove opportunità di business. “Si tratta di un’altra commessa che porta lavoro per il cantiere e ricadute sul territorio ed è importante costruire questa nave per Ispra, perché servirà a fare ricerca in ambito sottomarino, una cosa molto innovativa: il mondo underwater è visto come uno dei business del futuro – dice Ghiglione .- Aggiungerà una nuova competenza e sarà un’ottima referenza per il nostro cantiere”. “L’unità – aggiunge – sarà lunga attorno ai 60 metri (le specifiche della gara indicavano fra i 55 e i 70 metri, ndr), ma con un alto contenuto tecnologico”
Dotata di un’unità a guida autonoma, cioè un drone in grado di esplorare l’ambiente sottomarino, la nave oceanografica maggiore, potrà sondare fondali fino a quattromila metri di profondità e dovrà essere in grado di ospitare da 10 a 20 ricercatori scientifici oltre all’equipaggio.
Per la T.Mariotti, parte del gruppo Gin-Genova industrie navali (nato nel 2008 dall’unione fra i cantieri T. Mariotti e San Giorgio del porto e successivamente sviluppatosi con l’acquisizione di Chantier naval de Marseille e la costituzione insieme a Fratelli Neri di Piombino industrie marittime) la nuova commessa si aggiunge a quelle già in corso per la nave da crociera superlusso Aman at Sea, alla Sdo-Surs (Special diving operations – Submarine rescue ship) destinata alla Marina militare) per compiti di supporto alle operazioni subacquee speciali ed al soccorso dei sommergibili sinistrati, e ad altre due unità ausiliarie Mtc (Moto trasporto costiero) e Assistenza fari (Mtf) sempre per la Marina militare.
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