(ASI) Dal primo gennaio 2025 con la nuova legge finanziaria ci sarà un tetto di spese per le detrazioni fiscali previste per chi ha un reddito tra 75.001 euro e 100.000 euro pari a 14.000 e che si riduce a 8.000 se il reddito è superiore a 100.000 e i più penalizzati saranno quelli che avranno redditi alti senza figli a carico.
Le spese detraibili ai fini Irpef non potranno superare un limite massimo, che deve essere calcolato in riferimento a:
- un valore fisso sulla base del reddito complessivo dichiarato;
- un coefficiente calcolato sulla situazione familiare del contribuente.
Il valore fisso come descritto sopra dipende dal reddito prodotto mentre il coefficiente familiare dipende dal numero dei figli che sono a carico fiscalmente e presenti nel nucleo familiare, ed è così distinto:
- 50 se nel nucleo familiare non ci sono figli fiscalmente a carico
- 0,70 se c’è un figlio fiscalmente a carico
- 0,85 se ci sono due figli fiscalmente a carico
- 1 se ci sono più di 2 figli fiscalmente a carico o se ce n’è almeno uno con disabilità.
Per sapere quante spese si potranno detrarre, dal 1° gennaio 2025, si dovrà moltiplicare il valore del primo indicatore con il coefficiente che aumenta all’aumentare dei figli.
Non concorrono al calcolo del nuovo tetto ai fini delle nuove soglie, ma restano integralmente detraibili secondo le regole attuali:
– Le spese sanitarie,
– Gli interessi passivi per i mutui contratti fino al 31.12.2024
– Le spese per interventi edilizi completati entro il 31 dicembre 2024
E’ stata inoltre eliminata la franchigia di 260 euro per chi guadagna più di 50.000 euro.
E’ stato rivisto il regime delle detrazioni per il bonus ristrutturazioni, soprattutto per le prime case ed in particolare per quanto riguarda le percentuali di detrazioni.
Per la prima casa, infatti, la Legge di Bilancio 2025 ha previsto per tutto l’anno 2025, una detrazione del Bonus Ristrutturazioni al 50%, entro un massimo di spesa di 96.000 euro, mentre per le seconde case rimane valida la detrazione del 36%, entro un massimo di spesa di 96.000 euro.
Anche per le prime case, la detrazione passerà al 36% a partire dal 2026 e per il 2027, sempre con un massimo di spesa di 96.000 euro. Per le seconde case, gli anni futuri prevedono una detrazione del 36% per l’anno 2025, come detto, e una detrazione del 30% per gli anni 2026, 2027ed il tetto di spesa rimane ad un massimo di spesa di 96.000 euro. Diversamente dal 2028 sia gli immobili adibiti a prima casa, ma anche per quelli adibiti ad altra funzione, avranno una detrazione per il Bonus Ristrutturazioni, del 30%, con un tetto di spesa massimo di 48.000 euro per gli anni successivi. Per quanto riguarda invece gli interventi per i quali, alla data del 15.10.2024, è stata presentato il titolo edilizio (Cila) ovvero adottata una delibera assembleare per l’esecuzione dei lavori, con presentazione di Cila (per i condomini), è possibile godere anche per l’anno 2025 di una detrazione per ristrutturazioni pari al 65% dell’importo dei lavori, con soglia massima di 96.000 euro.
Il Bonus Mobili fruibile al 50% viene confermato per gli immobili sottoposti a interventi di recupero edilizio. Regolato dall’articolo 16 comma 2 del DL 63/2013, il bonus mantiene un tetto di spesa di 5.000 euro per gli acquisti effettuati nel biennio 2024-2025, applicabile a mobili e grandi elettrodomestici.
Maddalena Auriemma – Agenzia Stampa Italia
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