Il 4 novembre alle 9 parte alla Camera la maratona di audizioni sulla Legge di Bilancio, con la partecipazione di Legambiente e WWF a inaugurare i lavori di fronte alle Commissioni Bilancio. Le audizioni coinvolgeranno decine di rappresentanti di associazioni, enti locali, sindacati, banche e università, culminando giovedì con l’intervento del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Tuttavia, la vera partita si giocherà sugli emendamenti, con la possibilità che il governo imponga un limite rigoroso per deputato.
Forza Italia punta a ridurre l’aliquota Irpef del secondo scaglione dal 35% al 33% e ad estendere la fascia di reddito fino a 60.000 euro. Altri obiettivi includono modifiche alla web tax e l’abolizione di controlli ministeriali sugli enti che ricevono fondi pubblici. Inoltre, FI chiede correttivi alla sugar tax e un aumento delle pensioni minime.
Lega continua a promuovere la flat tax, proponendone l’estensione agli autonomi con reddito fino a 100.000 euro. Critica la tassazione sulle plusvalenze da criptovalute e chiede di evitare tagli al turn-over delle forze dell’ordine.
Fratelli d’Italia si concentra anch’esso sulla riduzione dell’Irpef, mirando a ridurla dal 35% al 33%, e punta a incentivare investimenti dalla previdenza complementare.
PD e M5S si oppongono ai tagli alla sanità e chiedono il reintegro del fondo per l’automotive, ridotto di 4,5 miliardi di euro.
Confindustria propone incentivi per le imprese che reinvestono almeno il 70% degli utili e desidera agevolazioni per la transizione tecnologica.
CGIL e UIL esprimono contrarietà al concordato fiscale, chiedono più fondi per sanità e scuola, oltre a una riduzione della spesa militare. Invocano inoltre risorse per il rinnovo dei contratti pubblici.
CISL si oppone allo sciopero e richiede un ripensamento della riforma pensionistica, sollecitando un aumento delle minime e il coinvolgimento fiscale di multinazionali del settore digitale, farmaceutico ed energetico.
Questa intensa fase di discussione porterà alla selezione degli emendamenti chiave entro la fine di novembre, con l’approvazione finale che, come negli scorsi anni, avverrà probabilmente alla Camera in forma blindata.
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