Dopo un mese e mezzo dalla re-inaugurazione, in piazza Europa ci sono già i primi danni. Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, il consigliere Marco Bongiovanni ha presentato un’interrogazione sulla situazione della piazza, facendo notare che alcune mattonelle della nuova pavimentazione sono già crepate.
Alcune delle mattonelle crepate o scalfite
In più, i primi atti vandalici alle panchine non sono tardati ad arrivare: una luce per l’illuminazione delle stesse è stata rubata, e altre rese inutilizzabili – come affermato dallo stesso vicesindaco Luca Rastelli.
Il vicesindaco Luca Rastelli
Il Comune di San Mauro deve quindi rimboccarsi le maniche. Per farlo, ha indetto una gara d’appalto per effettuare nuove opere, ma – come denunciato dal consigliere Bongiovanni – «la ditta vincitrice ha proposto dei materiali diversi rispetto a quelli previsti dal computo metrico».
I materiali sono stati concordati con l’amministrazione o “piazza Arlecchino” potrebbe diventare realtà?
La risposta del vicesindaco non è tardata ad arrivare: «Tutte le ditte che hanno partecipato alla gara sono iscritte all’elenco fornitori del comune di San Mauro. Le caratteristiche dei materiali sono conformi, ma per legge è vietato indicare marche o modelli dei materiali negli elaborati progettuali, se non con la dicitura ‘tipo’. Il Comune può indicare questo, ma è poi l’azienda a fare le sue scelte in base agli standard che indichiamo».
Il vicesindaco ha confermato che la scelta cromatica di questi nuovi materiali è stata confermata dall’amministrazione, e ha aggiunto che le mattonelle fessurate sono state danneggiate in gran parte dalla stessa azienda che ha effettuato i lavori di riqualificazione della piazza mesi fa.
«Il ripristino delle luci danneggiate e rubate non sono comprese nell’appalto della ditta, quindi le pagheremo coi soldi del Comune di San Mauro», ha fatto sapere Rastelli.
A quanto pare, però, il Comune non avrebbe indicato il “tipo” di materiali da utilizzare, ma proprio la “marca” e il “modello” nel computo metrico, come evidenziato da Bongiovanni.
Il consigliere ha poi esposto quelli le differenze tra i costi effettivi della pavimentazione e quelli da lui individuati: «Il costo sarebbe di 68 euro/mq. Io però mi sono fatto fare un preventivo dalla stessa ditta: con la stessa marca e lo stesso modello, mi hanno fatto 24 euro/mq. È stata poi fatta la scelta di cambiare prodotto, di un’altra marca. Ho chiesto a quella ditta, e mi hanno fatto 16 euro/mq».
Il consigliere Marco Bongiovanni
L’accusa, in sintesi, è che il contratto prevederebbe una spesa di 68 euro/mq per un prodotto che ne vale 16. Idem le sigillature delle giunte: da contratto 40 euro/mq, contro i 23 del preziario regionale (la piazza è stata infatti realizzata con i fondi FESR della Regione Piemonte, e non con i soldi del Comune).
Un altro punto: le panchine della discordia. Stando a quanto riportato da Bongiovanni, sono passate da 500 a ben 3.000 euro l’una tra il progetto preliminare e quello esecutivo, ma in questo caso è stato proprio il Comune a cambiare idea, passando da panchine più semplici a quelle più “artistiche”.
«E poi le colonnine, che nel progetto preliminare dovevano essere robuste e in acciaio inox, sono diventate dei ‘Puffi blu’ di plastica alti 80 cm», ha aggiunto sempre il consigliere. Tra il capitolato del Comune e le sue stime risulta che si avrebbero potuti risparmiare 200 mila euro. «E chi è che ce li rimborsa?».
Dopo queste accuse, il clima nell’aula si è acceso, e anche i cittadini presenti tra il pubblico hanno iniziato a protestare contro la maggioranza. Il vicesindaco Rastelli ha risposto al consigliere dicendogli di non utilizzare le interrogazioni per fare propaganda, ma a denunciare alle forze dell’ordine le presunte irregolarità, oltre che a presentare a documentazione esposta da lui solo a voce. Ha ricordato che le opere sono state realizzate con fondi regionali e non con i soldi dei sanmauresi, liquidando la questione – vista la carenza di prove, a suo avviso – come mero pettegolezzo, mentre la piazza è «realizzata e finita a costo zero per i cittadini».
Ma perché questo presunto aumento ingiustificato nelle spese? La questione rimane per ora oscura, tra lo stupore della maggioranza e il consigliere invitato a produrre la documentazione in suo possesso, sporgendo eventualmente denuncia.
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