Alla data “fatidica” manca appena un mese. Come ogni anno a dicembre i dipendenti e i titolari di un trattamento previdenziale riceveranno la mensilità aggiuntiva corrisposta in vista delle feste di Natale. I primi a ricevere la tredicesima saranno i pensionati che si vedranno erogare l’assegno maggiorato a partire dal 2 dicembre (il primo del mese cade di domenica). Poi sarà la volta dei dipendenti: chi lavora nel privato deve fare riferimento ai singoli contratti collettivi. L’importo della mensilità aggiuntiva corrisponde a un dodicesimo dell’intera retribuzione annua. Per calcolarlo è sufficiente moltiplicare la retribuzione mensile per i mesi lavorati e dividere tutto per 12.
Il bonus Natale
Quest’anno oltre alla tredicesima alcune categorie di lavoratori sotto una certa soglia di reddito riceveranno anche il così detto “bonus Natale”, ovvero il contributo da 100 euro contenuto nel “decreto legge omnibus”. Il bonus spetta ai lavoratori dipendenti con un reddito complessivo non superiore a 28mila euro e che nello stesso periodo d’imposta hanno il coniuge e almeno un figlio fiscalmente a carico. In presenza di un nucleo familiare “monogenitoriale” basta avere solo un figlio a carico. È necessario, inoltre, avere “capienza fiscale”: l’imposta lorda sui redditi di lavoro dipendente deve essere cioè di importo superiore a quello della detrazione per lavoro dipendente.
Il contributo, in arrivo a dicembre con la tredicesima, interessa 1,1 milioni di lavoratori. Per ottenere il bonus i dipendenti dovranno compilare un’autocertificazione scritta, da presentare al proprio datore di lavoro, in cui specificare i requisiti di reddito richiesti per ottenere il contributo e il codice fiscale del coniuge e dei figli fiscalmente a carico, o dei soli figli in caso di nucleo familiare monogenitoriale. Chi non ha un datore di lavoro a fungere da sostituto d’imposta potrà chiedere l’indennità nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2024 che si presenterà l’anno prossimo.
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