Dal 4 all’8 novembre l’Archivio storico del Comune di Sassari metterà in mostra la collezione di figurini militari di Augusto Pranzetti e alcuni documenti relativi alla realizzazione di una tomba monumentale che avrebbe dovuto ospitare i resti dei sassaresi caduti durante la Prima Guerra Mondiale (resti che furono poi collocati nei Sacrari Militari Nazionali, edificati negli anni ‘30 del secolo scorso).
L’esposizione si inserisce nelle celebrazioni organizzate in città in occasione della Festa delle Forze Armante, del Giorno dell’Unità Nazionale e in cui si ricordano i Caduti di tutte le guerre.
Augusto Pranzetti nel 1951 realizza per il Comune di Sassari la serie storica di 54 figurini dell’esercito italiano che riproducono le uniformi delle forze armate italiane dal ‘700 sino all’età contemporanea, con particolare riferimento a «specialità» e corpi sardi.
Figlio di un ufficiale dei Carabinieri a cavallo, Augusto Pranzetti fin da bambino denota forte curiosità e altrettanto impegno per il modellismo e in particolare per la ricostruzione del mondo dei soldatini a piedi e a cavallo. Passione che lo accompagnerà per tutta la vita, prima e dopo la laurea in giurisprudenza e poi durante tutta la carriera lavorativa in banca a Roma e in Sardegna, terra dove metterà radici.
Dedica il tempo libero a coltivare lo studio della storia politica e militare dei vari stati europei, con approfondimenti particolari sulle divise militari. Con il tempo la passione si trasforma in vero e proprio impegno lavorativo, quando le sue opere cominciano ad essere conosciute e apprezzate in Italia e all’estero. Verso la fine della sua carriera inizia una collaborazione artistica con il figurinista Luciano Antonini, esponente di una delle più prestigiose e antiche case italiane di produzione di figurini.
Per realizzarli utilizza il legno di balsa e la lega di piombo mentre i volti, frutto di minuzioso lavoro, sono in gesso. Ogni singola parte è eseguita separatamente per essere poi assemblata in un secondo momento e in ultimo colorata.
L’esposizione sarà visitabile nell’Archivio storico comunale, in via dell’Insinuazione 31/33 da lunedì 4 a venerdì 8 novembre, dalle 9 alle 13.
Per informazioni è possibile chiamare 079.279590 o scrivere una mail ad [email protected].
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