Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Affitto Immobili
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste Abruzzo
Aste Basilicata
Aste Calabria
Aste Campania
Aste Emilia Romagna
Aste Friuli Venezia Giulia
Aste Italia
Aste Lazio
Aste Liguria
Aste Lombardia
Aste Marche
Aste Molise
Aste Piemonte
Aste Puglia
Aste Sardegna
Aste Sicilia
Aste Toscana
Aste Trentino Alto Adige
Aste Umbria
Aste Valle d'Aosta
Aste Veneto
Auto - Moto
bed & breakfast
Immobili
La pensione di vecchiaia a seconda del numero di anni di contributi versati #finsubito prestito immediato


Al termine della vita lavorativa, una delle principali preoccupazioni di un lavoratore è l’ammontare della pensione che riceverà al termine della sua carriera. 

Questo perché nella maggior parte dei casi la pensione è la principale fonte di reddito. 

L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale permette di calcolare l’importo della pensione di vecchiaia conoscendo il numero totale di anni di contributi e la base contributiva media degli ultimi anni.

Per il calcolo della pensione di vecchiaia, la Previdenza sociale tiene conto di tre requisiti: l’età di erogazione della pensione, le basi contributive e il numero totale di anni di lavoro.

Le basi contributive saranno utilizzate per determinare la base normativa o, in altre parole, il 100% della pensione a cui si ha diritto. 

D’altra parte, il numero totale di anni di contributi determinerà la percentuale di questo 100%.

D’altro canto, l’età determinerà l’applicazione o meno di un coefficiente di riduzione. 

In altre parole, anticipare l’età pensionabile significa che la Previdenza Sociale applicherà una penalizzazione sotto forma di coefficienti di riduzione, come stabilito dalla Legge 27/2011. 

L’età pensionabile aumenta ogni anno (e di fatto continua a farlo) e terminerà nel 2027, quando l’età pensionabile sarà di 67 anni o 65 nel caso di 38 anni e 6 mesi di contributi.

La base normativa della pensione di vecchiaia contributiva si calcola sommando le basi contributive degli ultimi 300 mesi prima del mese in cui inizia il pensionamento e dividendo poi il totale per 350. 

A tutte le basi contributive, ad eccezione degli ultimi due anni, viene applicato un coefficiente per riflettere l’effetto dell’inflazione. 

Inoltre, si può applicare l’integrazione dei buchi, che in pratica significa aggiungere i periodi in cui non è stato possibile contribuire, a causa della perdita del lavoro, di motivi familiari o personali, o di una contribuzione inferiore al minimo a causa di un contratto part-time.

Dopo aver ottenuto la base normativa, è necessario sapere quale percentuale di questa base corrisponde al lavoratore. 

Ciò dipenderà dal numero di anni e di mesi lavorati durante la sua carriera. In altre parole, più sono gli anni, più alta sarà la percentuale da versare.

Per avere diritto alla pensione di vecchiaia contributiva, è necessario aver versato i contributi per minimo 15 anni, il che dà diritto al 50% della base normativa. Se si sono versati più anni di contributi, si applicano le seguenti percentuali:

Per ciascuno dei 49 mesi successivi, alla base regolamentare verrà aggiunto un ulteriore 0,21%.

Successivamente, per ognuno dei 209 mesi successivi, verrà aggiunto un ulteriore 0,19% alla base normativa.

In questo modo, per ricevere il 100% della pensione, sarà necessario aver contribuito per un totale di 36 anni e sei mesi nel corso della propria vita lavorativa. 

Ora, come abbiamo detto, il regolamento della previdenza sociale cambierà nel 2027 e sarà necessario avere 37 anni di contributi per continuare ad avere diritto al 100% della pensione.

Conoscendo il numero totale di anni di contributi e la base normativa, è possibile determinare l’importo approssimativo della pensione di vecchiaia che il lavoratore riceverà al termine della sua vita lavorativa. 

Se la pensione è inferiore alla pensione minima, può essere integrata con il supplemento di pensione minima.

A partire dal 2027 cambieranno nuovamente i coefficienti per il calcolo della pensione. 

Anche se continuerà ad essere possibile accedere alla pensione contributiva con 15 anni di contributi, che daranno diritto al 50% della base normativa, cambieranno gli aumenti per gli anni di contributi aggiuntivi.

Per ogni mese di contribuzione aggiuntiva, dal mese 1 al mese 248, verrà aggiunto alla base normativa lo 0,19%.

Dal mese 249 al mese 264, cioè per i 16 mesi successivi, verrà aggiunto lo 0,18% per ogni mese.

Con questo nuovo sistema, per raggiungere il 100% della base regolamentare, sarà necessario aver contribuito per un totale di 37 anni.

Queste sarebbero le pensioni di anzianità che corrisponderebbero in base alla base normativa e agli anni di contribuzione.

Franco Leonardi

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link 

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Gestione Bed & Breakfasts

Finanziamenti Bed & Breakfasts

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui