17.50 – sabato 2 novembre 2024
(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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La Camera Penale di Trento aderisce alla nuova ASTENSIONE DALLE UDIENZE PENALI proclamata dall’UNIONE DELLE CAMERE PENALI dal 4 al 6 novembre 2024 ed indice una ASSEMBLEA APERTA ad Avvocati, Magistrati e Cittadini martedì 05 Novembre 2024 ORE 11.00 nel Palazzo di Giustizia di TRENTO – AULA DELLA CORTE DI ASSISE IN CONCOMITANZA CON LA Manifestazione Nazionale in ROMA, contro il cd “decreto sicurezza”, per illustrare le ragioni della astensione e dibattere sulle stesse.
Per la difesa delle garanzie, dei diritti e della dignità di tutti. La Camera Penale di Trento aderirà alla nuova giornata di astensione dalle udienze dalle attività penali che avrà luogo i prossimi 4,5,6 Novembre 2024 in tutta Italia da parte dell’avvocatura penalista associata nell’Unione delle Camere Penali Italiane.
Il 18 settembre 2024, il testo del DDL AC 1660-A – cd decreto sicurezza – è stato approvato dalla Camera dei Deputati e sarà ora esaminato dal Senato; sono rimaste sinora inascoltate le sollecitazioni dell’avvocatura penale italiana, che con incontri con il Ministro della Giustizia ed audizioni davanti alle Commissioni Parlamentari ha evidenziato come si assistesse ad una inaccettabile pan-penalizzazione a vasto spettro, che implica la creazione di nuove fattispecie di reato, la criminalizzazione di condotte che non erano state mai ritenute offensive, uno sproporzionato aumento delle sanzioni a tutela univoca dei tutori dell’ordine, l’introduzione di nuove ostatività alla concessione di benefici penitenziari, l’aumento delle prerogative della Polizia giudiziaria, alla quale sarà addirittura consentito il porto di armi diverse da quelle ufficialmente in dotazione, e si constatava come tali riforme finissero con il modificare pericolosamente i rapporti stessi fra il cittadino e lo Stato, fra il principio di autorità e quello di libertà, impostando le stesse relazioni sociali sulla base di una asserita esigenza di sicurezza strumentalmente amplificata.
Il pacchetto sicurezza, lungi dal porsi in sintonia con un programma di riforma della giustizia in senso liberale, rivela nel suo complesso e nelle singole norme una matrice securitaria sostanzialmente populista, profondamente illiberale e autoritaria, caratterizzata da uno sproporzionato e ingiustificato rigore punitivo nei confronti dei fenomeni devianti meno gravi ed ai danni dei soggetti più deboli, caratterizzandosi per l’introduzione di una iniqua scala valoriale, in relazione alla quale taluni beni risultano meritevoli di maggior tutela rispetto ad altri di eguale natura, in violazione del principio di ragionevolezza, di eguaglianza e di proporzionalità.
Nel frattempo – inascoltati gli appelli dell’avvocatura, dell’Accademia, e di larghissima parte della Società civile per un intervento urgente ed immediato per risolvere il drammatico problema del sovraffollamento carcerario e dei sucidi in carcere – la situazione si è aggravata arrivando a segnare il tragico numero di 78 suicidi dall’inizio dell’anno e 62.000 detenuti (a fronte di una capienza massima di 51.000 posti)
La Camera Penale di Trento ha indetto per martedì 05 novembre 2024 ad ore 11.00 (Palazzo di Giustizia di Trento – L.go Pigarelli – Aula della Corte di Assise- Piano terreno) una assemblea aperta a tutti (cittadini/avvocati/magistrati/media) per illustrare pubblicamente le ragioni alla base della proclamazione dei tre giorni di astensione dalle udienze dalle attività penali che avrà luogo in tutta Italia da parte dell’avvocatura penalista associata nell’Unione delle Camere Penali Italiane. L’assemblea si svolgerà in concomitanza con la manifestazione nazionale i che si terrà in Roma per un confronto sui temi imposti dall’iniziativa normativa, al fine di sollecitare il Parlamento ad adottare tutte le opportune modifiche alle norme del pacchetto sicurezza in senso conforme alla Costituzione ed ai principi del diritto penale liberale, sensibilizzando l’opinione pubblica sul pericolo che simili legislazioni securitarie e illiberali possano incidere irreversibilmente sulla tenuta democratica dell’intero sistema penale.
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