Il mondo del lavoro riserva delle sorprese. Nel trimestre settembre – novembre sono previste nella provincia di Napoli 60.610 nuove assunzioni, 44.960 nei servizi e 15.650 nell’industria. Tra i servizi il sottosettore con più entrate previste sono i servizi alle imprese (15.770) mentre nell’industria è quello delle costruzioni (7.880). Solo nel mese di settembre erano previsti 20.730 ingressi, ma di questi, 4 su 10 sono difficili da reperire (il 43%). I profili che si fa più fatica a trovare sono quelli con istruzione ITS (71,3%), seguiti da quelli con qualifica di formazione o diploma professionale (49,1%).
A partire da questo scenario, durante la quarta tappa di “WAT! What a Transition”, il viaggio tra territori, scuola e lavoro organizzato da Randstad, la talent company leader mondiale nei servizi HR, e TEHA Group, primo Think Tank privato in Italia, studenti, docenti, aziende e istituzioni hanno lavorato insieme per formulare risposte concrete alle sfide della transizione scuola-lavoro. Nel corso dell’appuntamento sono intervenuti più di cento ragazzi delle scuole del territorio e i referenti delle aziende che hanno aderito alla tappa campana. Tra i rappresentanti istituzionali Chiara Marciani, Assessora alle Politiche giovanili e al Lavoro, Comune di Napoli.
Partito da Parma il 17-18 aprile, il viaggio di WAT! ha toccato Bari lo scorso 10 e 11 ottobre, e Milano il 24 e 25 ottobre. Nel corso della prima giornata di WAT! a Napoli, i partecipanti si sono confrontati in tavoli di lavoro misti su esperienze e punti di vista sulla transizione scuola-lavoro, identificando sfide e scenari futuri, anche grazie al supporto dell’intelligenza artificiale per immaginare il lavoro nella città del futuro. La seconda giornata è stata dedicata alla costruzione di una roadmap per lo sviluppo di azioni concrete.
L’analisi sul mercato del lavoro
Durante la due giorni di lavori è stata inoltre presentata l’analisi sul mercato del lavoro locale condotta da Randstad Research, che ha evidenziato una lieve diminuzione del tasso di disoccupazione giovanile, in provincia di Napoli, passato dal 45,8% del 2022 al 43,7% del 2023. La disoccupazione giovanile maschile è diminuita di quasi 4 punti percentuali, dal 43,4% del 2022 al 39,6% del 2023. In aumento, invece, il tasso di disoccupazione femminile, che dal 49,3% nel 2022 è passato al 50,6% nel 2023.
Nella provincia di Napoli ci sono circa 850mila occupati, in particolare nel settore “istruzione, sanità ed altri servizi sociali” (15,8%), “commercio” (15,7%) e “industria in senso stretto” (14,6%).
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