Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Affitto Immobili
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste Abruzzo
Aste Basilicata
Aste Calabria
Aste Campania
Aste Emilia Romagna
Aste Friuli Venezia Giulia
Aste Italia
Aste Lazio
Aste Liguria
Aste Lombardia
Aste Marche
Aste Molise
Aste Piemonte
Aste Puglia
Aste Sardegna
Aste Sicilia
Aste Toscana
Aste Trentino Alto Adige
Aste Umbria
Aste Valle d'Aosta
Aste Veneto
Auto - Moto
bed & breakfast
Immobili
Pensione più facile nel 2025 (4 anni prima), ecco perché la manovra finanziaria agevola la pensione di vecchiaia #finsubito prestito immediato


Per andare in pensione ci sono delle regole molto rigide. E che di fatto minano la possibilità di quiescenza a chi ha iniziato a lavorare dopo il 1995. In effetti, i cosiddetti contributivi puri, cioè soggetti che hanno il primo contributo versato dopo il 31 dicembre 1995, sono assoggettati a requisiti aggiuntivi per andare in pensione anche a 67 anni di età.

Infatti, per poter andare in pensione come contributivo puro, anche per la pensione di vecchiaia serve raggiungere un determinato importo minimo del trattamento. Ed è una cosa che molti sottovalutano. Ma che a volte rischia di minare la possibilità di andare in pensione dei lavoratori.

Però, grazie a un intervento dell’ultima legge di Bilancio, tutto cambia. Perché ci sarà chi potrà aggirare questo ostacolo andando lo stesso in pensione ben 4 anni prima rispetto a quello che invece doveva succedere.

Pensione più facile nel 2025, ecco perché la manovra finanziaria agevola la pensione di vecchiaia

Andare in pensione come contributivi puri a volte può essere un’autentica impresa. Per esempio, a 67 anni di età con 20 anni di contributi versati, chi ha iniziato a lavorare prima del 1995 va in pensione a prescindere dall’importo della prestazione che riesce a raggiungere. Invece, per i contributivi puri non è così. Dal momento che per andare in pensione a 67 anni di età con 20 anni di contributi versati bisogna arrivare anche a un importo minimo della prestazione. Che non può essere inferiore all’importo dell’assegno sociale in vigore nell’anno di uscita. Per esempio, nel 2024, per andare in pensione a 67 anni di età, gli interessati devono raggiungere una pensione minima di 584,41 euro al mese.

Pensioni di vecchiaia più facili nel 2025, ecco perché

Dal momento che le pensioni contributive non godono delle integrazioni al trattamento minimo e delle maggiorazioni sociali come previsto dalla normativa vigente, è evidente che non tutti riescono facilmente ad arrivare a quel genere di importo, al punto da poter godere dell’uscita in quiescenza.

Ecco quindi che il governo, nella legge di Bilancio, ha deciso di dare una mano a quanti si trovano in questa condizione.

Finanziamo strutture per affitti brevi

Gestiamo strutture per affitto breve

La soluzione, infatti, è utilizzare, per chi ha dei versamenti nei Fondi pensione integrativi, l’eventuale rendita maturata. In pratica, nel calcolo della prestazione minima da raggiungere, oltre alla pensione derivante dall’INPS, si può usare anche la rendita. In maniera tale da arrivare più facilmente a questo genere di importo.

Cosa fa la previdenza integrativa sulle pensioni di vecchiaia in regime contributivo

Questo vantaggio offerto adesso dalla legge di Bilancio si aggiunge a un’altra soluzione di comodo che la pensione di vecchiaia in regime contributivo prevede. Infatti, per le lavoratrici madri che hanno avuto dei figli, arrivare all’importo soglia della prestazione prima citato è più semplice. Questo perché c’è una vecchia normativa che fa riferimento alla legge Dini che offre una soluzione vantaggiosa.

Infatti, se la pensione a 67 anni di età non arriva a 534,41 euro al mese e quindi non si può andare in pensione di vecchiaia a 67 anni di età con 20 anni di contributi versati, per le lavoratrici una sorta di trucco esiste.

Basta chiedere il calcolo della prestazione con un coefficiente di trasformazione migliore.

Perché le lavoratrici farebbero bene a sfruttare questa variabile

Le lavoratrici madri che hanno avuto uno o due figli, infatti, possono chiedere all’INPS di godere del calcolo della prestazione con il coefficiente non dei 67 anni ma quello dei 68 anni di età. Una vera agevolazione che diventa ancora migliore per chi ha avuto tre o più figli.

In questo caso, infatti, la lavoratrice può arrivare a chiedere all’INPS che la prestazione venga calcolata con il coefficiente ancora migliore. Cioè quello dei 69 anni di età. Dal momento che i coefficienti che trasformano il montante contributivo in pensione sono tanto migliori quanto più elevata è l’età di uscita, ecco che questa soluzione può essere facilmente utilizzata.

Ricapitolando, usando la previdenza complementare e sfruttando, nel caso delle madri lavoratrici, vecchie normative, andare in pensione a 67 anni diventa nel 2025 sempre più semplice. Una vecchia legge e adesso novità nella legge di Bilancio: andare in pensione 4 anni prima è possibile ed è più facile quindi. Perché effettivamente, se non si riesce a sfruttare questo doppio canale di agevolazione, anziché a 67 anni non resterebbe che attendere i 71 anni di età.

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link 

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Consulenza fiscale

Consulenza del lavoro

Consulenza fiscale

Consulenza del lavoro

Finanziamo strutture per affitti brevi

Gestiamo strutture per affitto breve

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui