Anche Honsell contro l’uso privato degli spazi pubblici della Casa dello Studente #finsubito richiedi mutuo fino 100%

Tiene ancora banco la notizia che parte degli spazi dell’ex Casa dello Studente sia stata data in concessione, tramite un accordo tra Ardis e Regione Fvg, all’istituto privato Accademia delle Belle Arti di Udine. Dopo la contrarietà espressa dal rappresentante dell’Unione degli Universitari Giacomo Marangone, arriva anche il “no” di Furio Honsell, consigliere regionale di Open Sinistra Fvg. “Esprimo la contrarietà alla decisione dell’Ardis di concedere in uso alcuni spazi della Casa dello Studente di viale Ungheria all’Accademia di belle arti di Udine, quando è stata rifiutata la richiesta, avanzata da tempo, di impiegare tali spazi per gli studenti dell’università udinese”, fa asapere tramite una nota. “Non ho nulla contro l’Accademia, che è un’azione culturale importante di cui ho sempre sostenuto lo sviluppo, ma questi spazi pubblici dovrebbero essere prioritariamente destinati a garantire servizi essenziali per la comunità studentesca, non a istituzioni private. La Casa dello Studente ha la funzione di fornire supporto a chi vive e studia a Udine; è inaccettabile che venga disattesa questa sua missione originaria senza giustificazione”, chiosa Honsell che, da sempre, si era battuto per il ripristino degli spazi a favore della comunità universitaria udinese.

“La Casa dello Studente non è solo un edificio, ma rappresenta un luogo fondamentale per la vita degli studenti, in particolare per coloro che provengono da fuori città e necessitano di servizi accessibili come mense e spazi di ritrovo. Con questa concessione, si impedisce la possibilità di attivare una mensa nel centro cittadino, costringendo gli studenti a rivolgersi a soluzioni alternative, spesso non adeguate, né economicamente sostenibili”, continua Honsell. “Mi unisco al grido di protesta degli studenti e dei loro rappresentanti, che da giorni denunciano la grave perdita di uno spazio pubblico di vitale importanza per la comunità universitaria. È necessario che la Regione e l’Ardis rivedano questa decisione e si impegnino a restituire alla Casa dello Studente la sua funzione principale: quella di essere un supporto concreto e accessibile per la vita accademica”, conclude il consigliere regionale.

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