È stato condannato a quattro anni – in primo grado, in abbreviato – Andrea Davoli, ex insegnante ed educatore reggiano di Comunione e Liberazione, accusato di violenza sessuale nei confronti di una 14enne con induzione e aggravata dall’essere stata commessa su una minorenne. Contestazione però riqualificata in atti sessuali con minorenne, il giudice del tribunale di Reggio Emilia Andrea Rat, infatti ha ritenuto che ci fosse il consenso della ragazzina. La pm Maria Rita Pantani aveva chiesto 7 anni di pena, incluso lo sconto di pena, senza attenuanti generiche (riconosciute invece dal giudice).
Il 53enne fu arrestato il 19 agosto 2023. L’inchiesta era stata aperta dalla Procura di Rimini perché il presunto primo rapporto tra loro era avvenuto a Viserbella, durante un meeting di Cl, quando la ragazzina gli era stata affidata dai genitori per un ritiro spirituale. Poi il fascicolo è passato alla Procura reggiana, perché nel Reggiano sarebbero iniziati gli approcci e poi sarebbe proseguita la loro relazione.
Secondo la ricostruzione investigativa, dall’aprile al maggio 2023, tra Rimini e Reggio Emilia, abusando delle condizioni di inferiorità psichica e fisica dovute alla differenza di età e alla immaturità psicologica della minore, lui avrebbe approfittato di lei.
Durante l’interrogatorio di garanzia, Davoli ammise di aver avuto una storia con la 14enne, ma sostenne che sarebbe stata lei a provocarlo: lui, dopo aver fatto una promessa di castità, non sarebbe riuscito a resistere alla tentazione. La vittima e la sua famiglia si sono costituiti parte civile: alla ragazza sono stati riconosciuti 50.000 euro di provvisionale e 20.000 euro complessivi ai genitori. Oggi in aula, Davoli ha parlato chiedendo scusa alla ragazza. L’avvocato difensore Liborio Cataliotti ha chiesto che l’educatore venga messo ai domiciliari anche in virtù del percorso terapeutico che sta affrontando.
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