Ci sarebbe anche la Turris fra i club segnalati dalla Covisoc per le inadempienze connesse alla prima – cruciale – scadenza del 16 ottobre. Le criticità sarebbero emerse in relazione ai pagamenti delle ritenute Irpef e dei contributi Inps in relazione agli stipendi di luglio e agosto: il condizionale è d’obbligo, così come il preventivo interpello del club (la questione è potenzialmente parecchio spinosa), rimasto però senza esito.
Nel caso l’indiscrezione si rivelasse fondata, per la Turris si prospetterebbe una penalizzazione (di quattro punti?) che, sommata a quella di un punto già incassata (con tanto di patteggiamento) per la vicenda fideiussione integrativa, andrebbe ad infliggere un’autentica mazzata ad una classifica che aveva intanto recuperato ossigeno.
Senza contare la spada di damocle che andrebbe a pendere proprio sulla testa del club in prospettiva della successiva scadenza del 16 dicembre, dal momento che per le società già sanzionate che dovessero incorrere in una ulteriore inadempienza, scatterebbe la sanzione estrema dell’esclusione dal campionato: «L’eventuale mancato pagamento delle mensilità dovute per il secondo bimestre 1° settembre – 31 ottobre 2024 e di quelle precedenti, ove non assolte prima, comporta l’esclusione dal campionato di competenza.
Le stesse sanzioni verranno applicate in caso di mancato pagamento delle ritenute Irpef, dei contributi Enpals e del Fondo di Fine Carriera» (c’è nota Assocalciatori che sintetizza il sistema di controllo della regolarità dei pagamenti degli emolumenti contrattuali per la stagione in corso, fornendo dettagliato prospetto delle relative scadenze federali; il riferimento è all’art. 85 delle Noif ed agli articoli 8 e 33 del Codice di Giustizia Sportiva).
Ad oggi, l’unico intervento della società sull’argomento stipendi/scadenze è stato registrato non più di cinque giorni fa, in risposta ad una testata giornalistica pugliese che aveva lanciato l’indiscrezione di una presunta inadempienza del club corallino: «La Turris ha regolarmente pagato gli stipendi di luglio e agosto entro il termine del 16/10/2024». Secca, dunque, la smentita sul tema stipendi; omesso, invece, ogni riferimento a ritenute e contributi (cui si riferirebbero le presunte inadempienze).
Nella stessa nota, il club aveva tenuto a precisare che «gli impegni sono stati rispettati grazie alle importanti sponsorizzazioni ricevute dalla squadra ed ai contributi della Lega per il minutaggio».
L’impegno assunto in Comune – La questione era stata affrontata anche a Palazzo Baronale dopo la querelle divampata fra Capriola e Colantonio a proposito di preliminari, spettanze rimaste insolute, sponsorizzazioni, mutualità e cessione crediti: da una parte Capriola e Giardino, dall’altra Antonio e Giuseppe Colantonio; tutti a rapporto dinanzi al primo cittadino Luigi Mennella ed al presidente del Consiglio comunale Gaetano Frulio, con tanto di oneri messi nero su bianco. «Tutti i presenti hanno preso l’impegno, ciascuno per la propria parte, di assicurare che gli impegni assunti siano rispettati nei tempi convenuti, così da assicurare alla Turris un futuro all’altezza del suo blasone». Quali impegni? Per Colantonio una ulteriore sponsorizzazione a copertura della somma ancora dovuta in relazione ai pagamenti degli stipendi di maggio e giugno (era questa la partita su cui si “giocava” l’operazione di cessione dei crediti); per Capriola il pagamento di tutti gli importi dovuti in relazione alla scadenza del 16 ottobre e, più in generale, alla ordinaria gestione del club.
Ed ora invece, all’orizzonete, il rischio della contestazione di una inadempienza che potrebbe costar cara.
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