Rimini, 27 ottobre 2024 – Una coppia di ragazzini terribili. Che la scorsa estate aveva seminato il caos a Rimini e dintorni. Le loro vittime preferite: giovani e giovanissimi (anche minorenni), terrorizzati, minacciati e derubati. Nel loro ‘curriculum’ criminale, anche una rapina a bordo di un autobus di linea sul lungomare ai danni di due minori.
La squadra mobile di Rimini, guidata dal commissario capo Marco Masia, ha però stretto il cerchio attorno ai malviventi, riuscendo a identificarli anche a distanza di alcune settimane dal colpo. Nei guai è finito un 18enne (all’epoca dei fatti ancora minorenne) dichiarato in arresto per il reato di rapina in concorso e tentata rapina aggravata. Lunedì scorso è stata data esecuzione a un’ordinanza emessa dal gip del Tribunale per i minorenni di Bologna. L’indagine, condotta dalla squadra mobile, ha permesso di identificare il giovane e un complice 19enne quali presunti autori della rapina a bordo del bus avvenuta il 22 luglio scorso.
I due, sedendosi vicino alle giovani vittime, avrebbero iniziato a minacciarle di morte qualora non avessero consegnato tutto ciò che era in loro possesso. In tal modo i due sarebbero riusciti a sottrarre un paio di scarpe e alcuni contanti, senza riuscire a impossessarsi invece dei telefoni cellulari, dei portafogli e di altri effetti personali dei due malcapitati. Gli autori del fatto sono stati individuati dagli investigatori a seguito dell’attenta visione delle riprese effettuate dalle telecamere all’interno dell’autobus e, successivamente, sono stati riconosciuti anche dalle persone offese, alle quali è stato sottoposto un fascicolo fotografico.
Al 18enne, che già si trovava all’istituto penale minorile ‘Beccaria’ di Milano per un’altra vicenda, è stata notificata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, mentre per il maggiorenne si resta in attesa delle decisioni dell’autorità giudiziaria. Secondo quanto emerso, la coppia di rapinatori si sarebbe resa protagonista di altri episodi durante l’arco nell’estate in diverse zone della città, con varie segnalazioni arrivate alle forze dell’ordine. Sono in corso accertamenti proprio per stabilire il loro coinvolgimento in altri crimini denunciati a carabinieri e polizia di Stato da residenti e turisti.
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