L’edizione odierna del Quotidiano di Puglia ha intervistato Vincenzo Monteforte, avvocato del Foro di Taranto, esperto di diritto sportivo e attuale presidente della Corte d’Appello Federale della FIPIC, che analizza le dinamiche riguardanti il Taranto. Il Giudice Delegato, per le ore 9.50 di martedì 10 dicembre, presso il Tribunale di Taranto, ha fissato l’udienza per discutere circa il ricorso presentato dall’avvocato Sergio Capograssi, volto a richiedere l’apertura della liquidazione giudiziale della società Taranto FC 1927.
“La richiesta di apertura della liquidazione giudiziale non è altro che il ricorso per la dichiarazione di fallimento” – ha dichiarato – “evidentemente il creditore in questione, dopo aver atteso il pagamento legittimo dei suoi crediti, ritiene che la società sia in uno stato di dissesto finanziario con la prospettiva che il patrimonio della stessa si riduca ulteriormente. Qualora, alla data dell’udienza, il Taranto non darà adeguate motivazioni o garanzie per far fronte alle proprie obbligazioni oppure, come probabile, qualche altro creditore si accoderà alla domanda, potrebbe essere dichiarata l’apertura della liquidazione giudiziale e, difatti, sentenziata la fine della società calcistica che ha gestito il Taranto in questi anni”.
“Implica necessariamente il fallimento? No, esistono procedure alternative previste dal codice della crisi, quali ad esempio il concordato preventivo” – ha aggiunto al Quotidiano – “messa in mora da parte della squadra? La messa in mora di un tesserato porta alla risoluzione del contratto qualora la società non provveda, solitamente entro 20 giorni dalla PEC al pagamento di quanto dovuto. Spettanze da onorare tramite bonifico bancario sul conto dell’interessato”.
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