diIvana Zuliani
Sono 14 in tutta la Toscana gli istituti che perderanno l’autonomia, il caso di Firenze
Sono 14 le scuole toscane che il prossimo anno scolastico dovranno essere accorpate ad altre. E a rischio c’è anche lo storico liceo classico fiorentino Galileo. La giunta regionale lunedì ha approvato le delibere con le indicazioni alle conferenze zonali e alle Province per attuare il dimensionamento scolastico delineato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (che la Regione non condivide, ma dopo la bocciatura dei ricorsi presentati, deve attuare): la Toscana dovrà passare da 466 istituzioni scolastiche (compresi Centri provinciali per l’istruzione degli adulti ed educandati) a 446 entro il 2026-27, con tappe intermedie a 455 quest’anno e a 452 l’anno prossimo.
Con il decreto Milleproproghe del governo del 2023 per l’anno scolastico 2024-25 è stato possibile attuare una deroga per 11 scuole e accorparne solo 4. Ora però «risulta necessario, per adempiere alle disposizioni, procedere all’accorpamento di 14 istituzioni scolastiche» è scritto nella delibera.
Gli accorpamenti richiesti sono 4 per la provincia di Massa Carrara, 3 per Pistoia, 2 per Lucca, 2 per Grosseto, 2 per Siena, 1 per Firenze.
Città Metropolitana di Firenze e Province, è la novità di quest’anno, potranno scegliere autonomamente quali scuole accorpare e presentare i piani entro metà dicembre alla Regione, che dovrà approvarli entro fine anno.
Se gli enti locali non li presenteranno, la Regione eserciterà il «potere sostitutivo» e procederà con gli accorpamenti. A quel punto verranno scelte le scuole il cui numero di alunni si discosta maggiormente dal limite stabilito dal governo: 600 alunni per i Comuni non montani o 400 per quelli montani o isolani.
Sono salvaguardate le istituzioni scolastiche con sede direttiva principale in un Comune delle Aree interne ed individuato come «periferico» e «ultra-periferico», i Cpia e l’educandato della Santissima Annunziata di Firenze: la Regione infatti, si legge nelle linee guida, «ritiene fondamentale preservare il servizio scolastico nelle comunità che risentono del calo demografico negativo degli ultimi anni e in cui la scuola riveste un importante ruolo sociale anche in veste di contrasto allo spopolamento».
A Massa Carrara le scuole «sottodimensionate» — scartando quelle periferiche e ultra periferiche — sono l’istituto comprensivo Massa 6 a Romagnano, che ha 62 studenti in meno, il liceo scientifico Marconi di Carrara, l’alberghiero minuto di Massa (-41) e il comprensivo Mahatma Gandhi di Aulla, il comprensivo Tifoni di Pontremoli.
A Pistoia il tecnico agrario Anzilotti di Pescia, il comprensivo Berni di Lamporecchio, il comprensivo Ferrucci di Larciano, a Lucca il comprensivo Bagni di Lucca, l’istituto superiore Don Lazzeri -Stagi di Pietrasanta, a Grosseto il comprensivo Don Milani di Orbetello, il comprensivo Orsini di Castiglione della Pescaia, a Siena il comprensivo Folgore da San Gimignano di San Gimignano e il comprensivo San Bernardino da Siena.
A Firenze l’unica scuola sotto la soglia di studenti minima è il Galileo: se la Città metropolitana proporrà un altro istituto da accorpare sarà salvo, altrimenti perderà l’autonomia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui