Auto -4,2% in Europa e Stellantis -26%. Ora occhio al 1º novembre (e ai conti) – Torino Cronaca – #finsubito prestito personale immediato – Richiedi informazioni

È uno sprofondo – che non stupisce – quello di Stellantis nelle immatricolazioni a livello europeo. Il gruppo guidato da Carlos Tavares, infatti, fa registrare un -26% sul mese di settembre, a fronte di un -4,2% del mercato in generale, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. 

Sono i dati diffusi da Acea, l’associazione dei costruttori europei, nel complesso dei Paesi dell’Unione europea allargata all’EFTA e al Regno Unito a settembre le immatricolazioni di auto ammontano a 1.118.083 unità, il 4,2% in meno rispetto a settembre 2023. Nei primi nove mesi del 2024, i volumi immatricolati raggiungono 9.779.605 unità, in rialzo di appena l’1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ma con una previsione di un calo dell’1,5% sulla base annua. Il calo maggiore si registra per le immatricolazioni di auto a diesel (-23,8%), a benzina (-18,8%) e alle ibride plug-in (-11,7%). Va meglio alle elettriche a batteria (+13,9%) e alle ibride elettriche (+12,3%). 

Quanto a Stellantis, il gruppo ha immatricolato 148.306 auto, a fronte delle 200.389 immatricolate a settembre 2023. La quota di mercato è scesa al 13,3% dal 17,2%. Nei primi nove mesi dell’anno – da gennaio a settembre – Stellantis ha venduto 1.550.437, in calo del 6% rispetto allo stesso periodo del 2023. Un dato che si accompagna a quello delle consegne, diminuite di un secco 20%, con stime sulle vendite effettive del 16%. 

Un dato che non stupisce, si è detto, considerando gli stop ripetuti alla produzione in diversi stabilimenti e una strategia chiaramente in fase di ridefinizione. Nei mesi scorsi, infatti, il Gruppo aveva posticipato il debutto di diversi modelli nuovi – la Grande Panda, per esempio, è da poco ordinabile -, provando a smaltire l’eccesso di scorte accumulate, e probabilmente aspettando di essere pronti per le versioni ibride dei nuovi modelli. 

“Per raggiungere gli obiettivi sulle emissioni – ha detto nei giorni scorsi, al Salone di Parigi, Carlos Tavares – anche la tecnologia Mild Hybrid è ottima”. Ma bisogna riflettere sulle parole di Jean-Philippe Imparato, neo Chief Operating Officer in Europa dopo il rimpasto operato dal ceo, in una intervista ad Autonews: “Considerato che già adesso produciamo solo le auto effettivamente ordinate, costruiremo solo le termiche necessarie per mantenere la percentuale di elettriche al livello richiesto”. Perché, considerando che entro il 2025, per rispettare gli standard richiesti sulle emissioni di CO2, Stellantis dovrebbe vendere circa il 25% in auto Bev, diminuire i volumi delle termiche – è matematica – farebbe aumentare la percentuale delle elettriche. E la riorganizzazione strategica potrebbe partire dall’inizio di novembre – non a caso, il giorno in cui dovrebbe finire lo stop alla produzione di Mirafiori, mentre Pomigliano, con la Panda, inizierà con stop in alcuni giorni proprio a novembre.

Prima, però, c’è un altro appuntamento per Stellantis: quello con la pubblicazione dei dati finanziari e produttivi del trimestre e di questi nove mesi del 2024. Pubblicazione che arriverà il 30 ottobre. Stesso giorno di Volkswagen, che però sul fronte immatricolazioni ha fatto registrare un primo dato positivo, confermandosi il primo costruttore europeo, nonostante il profit warning e la prospettiva di chiudere due fabbriche in Germania: anche in questo caso, per tagliare la produzione di termiche?