C’è anche una vittima nell’ondata alluvionale che ha colpito l’Emilia-Romagna. Si tratta di un giovane morto in auto a Botteghino di Zocca, nel Comune di Pianoro, alle porte di Bologna, che non è riuscito a mettersi in salvo all’arrivo di un’ondata di piena.
Dopo che fra il tardo pomeriggio e la notte è caduto sull’Emilia-Romagna un volume record di pioggia (160 millimetri a Bologna, dei quali 122 fra le 13 e le 23), molti fiumi sono esondati in un’area molto vasta che va dalla provincia di Reggio Emilia a quella di Ravenna. La situazione più grave al momento nel Bolognese: nella notte molte parti della città sono andate sott’acqua. In provincia sono esondati l’Idice, il Savena, il Ravone, molte zone della provincia sono finite sott’acqua.
Particolarmente grave è stata la notte a Bologna, dove l’esondazione del torrente Ravone, che in parte scorre sotterraneo a pochi chilometri dal centro, ha allagato (come era già successo nel maggio 2023) via Saffi, un importante arteria di accesso al centro, e molte zone limitrofe dell’area sud-ovest della prima periferia. Allagamenti anche in moltissimi paesi dell’hinterland come Budrio, Castel Maggiore e, appunto, Pianoro, dove c’è stata una vittima. Molte zone sono da ore senza energia elettrica. Evacuazioni, soprattutto dalle case al piano terra vicine ai fiumi, ci sono state un po’ ovunque.
Situazione critica anche a Modena, dove sono stati chiusi per precauzione alcuni ponti, come pure nella provincia di Reggio Emilia dove i fiumi hanno superato il livello di guardia. Evacuate per precauzione anche le aree più colpite dalla recente alluvione nel Ravennate.
Molto complesso il conto delle frane e delle strade interrotte nella fascia appenninica e collinare. Ad essere chiuse moltissime strade provinciali, ma anche importanti statali, come la la via Emilia (ss 9), chiusa ad Anzola Emilia e la Porrettana (ss 64) interrotta per una frana a Marzabotto, sempre in provincia di Bologna e la statale della Futa (ss 65) a Pianoro.
Dalle prime ore della mattina non piove più in quasi tutta la zona e adesso l’attenzione principale è rivolta ai passaggi dei colmi di piena nelle varie zone di pianura. Si temono nuove esondazioni e tutte le squadre di soccorso sono mobilitate.
Esonda il Crostolo, evacuazioni a Cadelbosco Sopra, nel Reggiano
L’emergenza maltempo investe anche la provincia di Reggio Emilia: il torrente Crostolo, affluente del Po, è tracimato nel comune di Cadelbosco di Sopra dove il sindaco Marino Zani ha firmato un’ordinanza di evacuazione per i cittadini di diverse zone sottolineando il «pericolo imminente». Tracimato anche il Canalazzo nel Comune di Gualtieri, dove pure sono state disposte evacuazioni.
Situazione difficile nel Reggiano in particolare per le tracimazioni del torrente Crostolo e del Canalazzo, insieme ad alcuni canali di irrigazione, all’alba, in seguito alle piogge torrenziali. Strade impraticabili tra i comuni di Reggio Emilia, Bagnolo in Piano, Cadelbosco e Santa Vittoria di Gualtieri. Diversi gli ordini di evacuazione in atto. I volontari della Protezione civile e i tecnici comunali hanno monitorato la situazione tutta la notte perché «in maniera inaspettata rispetto alle previsioni, il Crostolo ha iniziato ad alzarsi dalla mezzanotte circa per la saturazione del reticolo minore dei canali». A Bagnolo i vigili del fuoco hanno portato in salvo anche bambini e ragazzi. A Reggio, in via Cella all’Oldo, sono stati soccorsi gli occupanti di un’auto rimasta bloccata.
Le piogge hanno gonfiato l’Enza, che ha superato la soglia rossa. Paura anche a Lentigione, frazione di Brescello nel Reggiano, dove l’Enza pure è sopra soglia 3. La protezione civile qui sta preparando sacchi di sabbia in soccorso ai territori in difficoltà.
Un migliaio di sfollati nel Reggiano
L’evacuazione di circa mille persone è in corso a Cadelbosco (Reggio Emilia) per il pericolo imminente dovuto all’esondazione del Crostolo e alla rottura degli argini del Canale Tassone in più punti.
L’ordinanza del sindaco prevede l’evacuazione della popolazione che risiede da Via Quarti nella frazione di Cadelbosco di Sotto fino alla frazione di Villa Seta, comprendendo l’area confinante con la frazione Santa Vittoria del Comune di Gualtieri. Gli sfollati saranno accolti al palazzetto dello sport.
Strade e ponti chiusi nel Modenese
A Modena ponti chiusi a causa dell’ondata di maltempo. Chiusi Ponte Alto e Ponte dell’Uccellino, quello sul Tiepido in via Curtatona. La Provincia di Modena fa sapere anche che nel corso della notte scorsa sono stati chiusi i ponti sul Navicello Vecchio, sul fiume Panaro, a causa del superamento della soglia di sicurezza. Sempre in ambito provinciale per precauzione è stata chiusa la Pedemontana dalla rotatoria di Settecani fino allo svincolo di Vignola e l’innesco con la strada provinciale 467 e Formigine nel tratto tra via Belvedere e la rotatoria di Sant’Eusebio. Come fa sapere il Comune di Modena, le piogge incessanti hanno messo a dura prova il sistema dei canali e delle fognature. A Modena città si registrano chiusure sulla Nuova Estense, in via Santa Lucia, nel sottopasso San Giuliano, strada Contorno a Cognento, sottopasso strada Pomposiana, il ponte sulla strada Gherbella, il sottopasso di via Divisione Acqui ed il sottopasso di via Cavo Argine.
L’esercito aiuta la popolazione a Castel Maggiore
In località Castello, nel comune di Castel maggiore (Bologna) si è da poco concluso un intervento dell’Esercito durato tutta la notte per soccorrere la popolazione. Impiegato personale specializzato del Reggimento Genio Ferrovieri per soccorrere la popolazione. L’intervento – su richiesta della Prefettura di Bologna e in supporto ai Vigili del Fuoco, alla protezione Civile e alle autorità competenti – è stata effettuato per mettere in sicurezza una decina di persone con alcuni camion e un barchino.
Le squadre sono state coordinate dalla sala situazione del Comando delle Forze Operative Nord di Padova.
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