La Corte di Cassazione, sezione penale, con la sentenza n. 36091 depositata il 26 settembre 2024, intervenendo in tema reati fallimentari, ha ribadito il principio secondo cui “in tema di bancarotta, il momento consumativo dei reati coincide con la pronuncia della sentenza di fallimento, anche nel caso di condotta esaurita anteriormente, in quanto la declaratoria di fallimento ha natura di elemento costitutivo del reato e non di condizione obiettiva di punibilità, Sez. 5, n. 27426 del 01/03/2023, Pambianchi, Rv. 284785 – 01; Sez. 5, n. 40477 del 18/05/2018, Alampi, Rv. 273800 – 01).”
La vicenda ha riguardato il rigetto del riconoscimento dell’istanza di riconoscimento del vincolo della continuazione, ex art. 671 cod. proc. pen. in relazione ai reati di bancarotta fraudolenta giudicati con sentenza di applicazione di pena del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale del 9 aprile 2019, reato commesso nel 2017, nonché con sentenza resa, all’esito di rito abbreviato, dal Giudice per le indagini preliminari del medesimo Tribunale, nel 2023, fatto commesso nel 2019. Il Giudice fondava la propria decisione sul fatto che le distrazioni per le quali l’imputato riportava le condanne definitive, riguardavano due diversi enti e il fallimento di due diverse società, con attività distrattiva posta in essere in momenti diversi. Il condannato, avverso l’ ordinanza proponeva tempestivo ricorso per cassazione deducendo erronea applicazione degli artt. 671 proc. pen. e 81, comma secondo, cod. pen.
I giudici di legittimità rigettavano il ricorso.
Per gli Ermellini ” in tema di reato continuato, l’unicità del disegno criminoso presuppone l’anticipata e unitaria ideazione di più violazioni della legge penale, già presenti nella mente dell’agente nella loro specificità, e che la prova di tale congiunta previsione deve essere ricavata, di regola, da indici esteriori che siano significativi, alla luce dell’esperienza, del dato progettuale sottostante alle condotte poste in essere (tra le altre, Sez. 4, n. 16066 del 17/12/2008, dep. 16/04/2009, Di Maria, Rv. 243632).
Il Giudice dell’esecuzione, nel valutare l’unicità del disegno criminoso, non può attribuire rilievo a un programma di attività delinquenziale che sia meramente generico, essendo, invece, necessaria l’individuazione, fin dalla commissione del primo episodio, di tutti i successivi, almeno nelle loro connotazioni fondamentali, con deliberazione, dunque, di carattere non generico, ma generale (tra le altre, Sez. 1, n. 37555 del 13/11/2015, dep. 2016-, Bottari, Rv. 267596).
L’esistenza di un medesimo disegno criminoso va desunta, dunque, da elementi indizianti quali l’unitarietà del contesto e della spinta a delinquere, la brevità del lasso temporale che separa i diversi episodi, l’identica natura dei reati, l’analogia del modus operandi e la costante compartecipazione dei medesimi soggetti (Sez. 5, n. 1766 del 06/07/2015, dep. 2016, Esposti, Rv. 266413). “
In altri termini i giudici di piazza Cavour, conformemente al proprio orientamento, hanno ritenuto che al fine di usufruire del trattamento sanzionatorio dell’art. 81 c.p. comma 1 occorre accertare l’esistenza del vincolo della continuazione mediante l’accertamento del momento di realizzazione dei singoli illeciti. In quanto per essere ritenuti appartenente del medesimo disegno criminoso devono essere compiuti in un ristretto arco temporale.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui