Dopo la conferma del Bonus Casa – seppure con delle
importanti differenze rispetto a quanto previsto fino al 31
dicembre 2024 – in molti tireranno un sospiro di sollievo anche per
il Bonus Mobili 2025.
Bonus Mobili 2025: cosa prevede la nuova legge di Bilancio
Dalle dichiarazioni del viceministro dell’Economia e delle
Finanze Maurizio Leo sul ddl di Bilancio 2025,
emerge infatti una nuova proroga, anche per l’anno prossimo,
dell’agevolazione fiscale per l’acquisto di mobili ed
elettrodomestici destinati ad arredare immobili oggetto di
ristrutturazione ai sensi dell’art. 16-bis, comma 1 del d.P.R. n.
917/1986 (TUIR).
Diversamente dal Bonus Casa, per il quale sono previste due
aliquote di agevolazione (50% nel caso di immobili adibiti ad
abitazione principale, 36% per tutte le altre abitazioni), il Bonus
Mobili conferma la percentuale del 50%, su un
massimale di spesa di 5mila euro.
Si tratta comunque nel plafond più basso che ha caratterizzato
negli anni lo sconto fiscale, con una punta di 16mila euro nel
2021, sceso a 10mila nel 2022, a 8mila nel 2023, fino ai 5mila
attuali.
Nessuna doppia aliquota quindi: anche nel caso di
ristrutturazioni al 36%, per il Bonus Mobili spetterà una
detrazione al 50%.
Condizioni di accesso Bonus Mobili 2025
Mentre sul Bonus Casa si prevedono anche delle ulteriori
condizioni di accesso, al momento in fase di definizione, per il
Bonus Mobili si confermano quelle attuali, ovvero che:
- la data di inizio dei lavori di
ristrutturazione deve essere precedente a quella di acquisto
dei beni; - l’intervento sull’abitazione deve essere almeno riconducibile
alla manutenzione straordinaria, di cui
all’art. 3, comma 1, lettera b), del d.P.R. n. 380/2001 (Testo
Unico Edilizia); - l’intervento di ristrutturazione sia iniziato al
massimo entro l’anno precedente a quello
in cui sostengono le spese; - il pagamento per l’acquisto dei beni deve
essere tracciabile e quindi effettuato
tramite bonifico, carta di debito o credito. Non sono ammissibili
pagamenti effettuati con assegni bancari, contanti o altri mezzi
non tracciabili; - i beni acquistati siano nuovi e, nel
caso degli elettrodomestici, appartengano a classi energetiche
efficienti (classe A per i forni, E per le lavatrici, le
lavasciugatrici e le lavastoviglie, classe F per i frigoriferi e i
congelatori).
Spese ammesse
Sono ammesse alla detrazione le spese sostenute per l’acquisto
di: letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie,
comodini, divani, poltrone, credenze nonché i materassi e gli
apparecchi di illuminazione in quanto necessario completamento
dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.
Non rientrano tra le spese agevolabili quelle sostenute per
l’acquisto di: porte, pavimentazioni (per esempio il parquet),
tende e tendaggi, altri complementi di arredo.
Sono ammissibili le spese sostenute per l’acquisto di grandi
elettrodomestici delle tipologie dotate di etichetta
energetica di classe F o superiore (A per i forni), nel
caso in cui per quelle tipologie sia obbligatoria l’etichetta
energetica. L’acquisto di prodotti sprovvisti di etichetta
energetica è agevolabile solo se non è previsto l’obbligo di
etichetta energetica.
Nell’importo possono essere considerate anche
le spese di trasporto e di montaggio dei
beni acquistati, purché esse siano state sostenute con le modalità
di pagamento previste.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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