LECCE – Occupazione di suolo pubblico, vendita di alcolici a minori e dopo l’orario consentito: gli agenti della polizia locale del comando di viale Rossini di Lecce, nella serata di ieri, sono stati impegnati in controlli nel capoluogo salentino tra il centro e le zone adiacenti, ovvero da Piazza Sant’Oronzo a Piazzetta Castromediano, da via Maremonti a Via San Francesco d’Assisi fino ad arrivare in via Imperatore Adriano.
Gli operatori del nucleo di polizia amministrativa, in abiti civili, hanno passato in rassegna una serie di esercizi di vicinato e locali pubblici per verificare il rispetto delle norme comunali sulle occupazioni di suolo pubblico e sulla vendita di alcolici dopo le 22 e della normativa nazionale sul divieto di somministrazione e vendita di bevande alcoliche ai minori.
La sanzione di 173 euro per assenza di autorizzazione all’occupazione di suolo pubblico, con tavolini e sedie, è stata comminata ai titolari di tre pubblici esercizi in Piazza Sant’Oronzo, Piazza Castromediano e in via Maremonti.
Sempre in via Maremonti, presso un altro pubblico esercizio, molto frequentato dai giovanissimi, è stata contestata la violazione della vendita di alcol a minori. Nella circostanza, infatti, gli agenti si sono imbattuti in un tavolo di sei avventori, occupato esclusivamente da ragazze e ragazzi di età compresa tra i 16 e i 17 anni, due intenti a consumare birra, ai quali i titolari avevano omesso di chiedere l’esibizione di un documento di identità prima della somministrazione.
I controlli si sono spostati tra via San Francesco D’Assisi e via Imperatore Adriano, nei pressi della villa comunale, dove è stata accertata a carico dei titolari di due esercizi di vicinato la violazione dell’articolo 2 del regolamento comunale sulla vivibilità, l’igiene ed il pubblico decoro per la vendita di bevande alcoliche in bottiglie di vetro dopo le ore 22.
“Come anticipato la scorsa settimana – fa sapere il comandante Donato Zacheo -, i controlli del nucleo di polizia amministrativa saranno sempre serrati e capillari per la verifica del rispetto delle norme sulla civile convivenza, ma tengo a sottolineare che rimane prioritaria la repressione della violazione del divieto di somministrazione e vendita delle bevande alcoliche ai giovanissimi”.
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