Far «assaggiare» Benevento e il Sannio a chi può far spiccare finalmente il volo nei circuiti turistici che contano. È l’obiettivo della missione «Fam Trip» (viaggio di familiarizzazione) varata per questo fine settimana dalla sezione turismo di Confindustria in partnership con l’assessorato al Turismo della Regione Campania e con il Comune di Benevento e gli altri attori coinvolti nella costituenda Destination Management Organization (Dmo). Buyers di 6 Paesi visiteranno, tra oggi e domani, la città e alcuni centri della provincia per avere contezza diretta delle potenzialità dell’offerta turistica del capoluogo e dei piccoli e medi borghi sanniti. Destinazioni che finora hanno richiamato flussi occasionali e tutto sommato limitati di visitatori, ma che recenti studi di settore hanno rivelato avere potenzialità di assoluto rispetto, con notevoli margini di crescita.
La mappa
Cina, Stati Uniti, Germania, Svizzera, Francia, Spagna: sono i Paesi di provenienza degli operatori professionali che saranno accolti, tra oggi e domani, in provincia di Benevento. Buyers ovvero, nel gergo tecnico di settore, gli occhi che girano il mondo per riferire ai tour operator quali opportunità offrono le mete ancora non completamente affermate nei circuiti nazionali e internazionali. La città con la sua straordinaria collezione di meraviglie d’ogni epoca, ma anche i centri più iconici del Sannio finiranno per due giorni sotto i riflettori degli operatori specializzati. A partire dal pomeriggio di oggi, provenienti da Napoli, i buyers saranno impegnati in un mini tour in provincia che toccherà sicuramente Sant’Agata de’ Goti, già set di numerose pellicole cinematografiche grazie alla bellezza del borgo e sede di cantine rinomate per il pregio dei vini, Falanghina in primis. Un assaggio delle notevoli potenzialità del Sannio in termini di quello che oggi va sotto il nome di turismo esperienziale, fatto di emozioni per gli occhi ma anche per il palato. Non mancherà una puntata a Montesarchio, location del Museo archeologico nazionale del Sannio caudino, e «casa» in particolare del cratere di Assteas, considerato il vaso più bello mai realizzato. Domani, giornata dedicata al capoluogo. Gli investitori avvieranno la visita in mattinata partendo dall’Hortus Conclusus, dove troveranno ad accoglierli il sindaco Clemente Mastella, l’assessore al Turismo Attilio Cappa, e altri rappresentanti dell’amministrazione comunale. A seguire, tappe obbligate al Museo del Sannio, all’Arco di Traiano, al Museo diocesano, al Teatro Romano, con possibili divagazioni decise al momento. Una carrellata di bellezze che, è lecito attendersi, influiranno positivamente sulle relazioni che gli esperti stileranno a beneficio dei marchi commerciali di settore, sui quali per ora gli organizzatori preferiscono tenere ancora un certo riserbo.
Le voci
L’iniziativa cade a pochi giorni dalla partecipazione alla Fiera internazionale di Rimini che ha visto coinvolti Confindustria, la Regione Campania e il Comune di Benevento, insieme ad alcune operatori sanniti del settore agroalimentare. Un cliché che si riproporrà ai buyers, con buone possibilità di successo: «La scelta di puntare sulle incredibili bellezze del patrimonio storico – monumentale di Benevento e del Sannio – spiega Teresa Romano, presidente della sezione Turismo di Confindustria – scaturisce da una precisa strategia. Gli studi ci dicono che le mete che hanno un’offerta valida in tali campi, possono ambire con maggiori possibilità a determinare anche un volano favorevole per il territorio in termini di sviluppo economico. Il Sannio, e in particolare la città di Benevento, hanno entrambi i requisiti per far bene: un patrimonio storico di primissimo ordine e operatori professionali del settore agroalimentare che da generazioni fanno questo lavoro e possono veramente presentare i prodotti tipici del territorio».
Ottimista anche l’assessore comunale Attilio Cappa: «Stiamo puntando con convinzione su uno sviluppo turistico che non sia mordi e fuggi ma caratterizzato da presenze almeno di medio periodo. Benevento ha tutte le credenziali per centrare l’obiettivo, ma bisogna strutturare la filiera. È quello che stiamo cercando di fare insieme a Confindustria e ad altri attori istituzionali e di settore, coinvolti con noi nella creazione della Dmo sannita».
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