In Italia ristrutturare casa si conferma un trend in crescita, mentre risulta limitata la conoscenza delle norme sulla sicurezza antincendio e della classe energetica della propria abitazione.
È quanto emerge dai risultati dell’indagine “Verso Case Green tra efficienza energetica e sicurezza dimenticata” condotta da Nomisma per conto di ROCKWOOL, leader mondiale nella realizzazione di prodotti e soluzioni sostenibili in lana di roccia.
Realizzata a luglio su un campione rappresentativo della popolazione italiana proprietaria di abitazione, la ricerca ha indagato attitudini e comportamenti degli italiani rispetto alle ristrutturazioni residenziali con un’attenzione particolare ai temi dell’efficientamento energetico, alla sicurezza antincendio e alla Direttiva EPBD (Case Green).
BONUS CASA L’INCENTIVO PIU’ UTILIZZATO
Il primo dato utile dell’ambiziosa indagine svolta da Nomisma è comprendere quale incentivo abbia utilizzato chi ha già ristrutturato recentemente la propria casa.
Il 44% dei proprietari di abitazione, infatti, ha dichiarato di aver usufruito di incentivi per realizzare interventi di ristrutturazione, con una maggiore frequenza dell’utilizzo del Bonus Casa (41%), seguito da Superbonus 110% (32%) ed Ecobonus (24%).
La presenza di un sistema di agevolazioni rafforzerebbe significativamente la scelta di ristrutturare per chi è già intenzionato a farlo nei prossimi 10 anni: 8 proprietari su 10. Anche il 34% di coloro che sono restii a farlo potrebbe decidere di affrontare la ristrutturazione con un adeguato incentivo.
La misura più apprezzata è attualmente il Bonus Casa, la cui versione attualmente in vigore è il Bonus Ristrutturazione 2024, che prevede detrazioni fiscali al 50% su un tetto massimo di spesa di 96mila euro. La misura è usufruibile fino al 31 dicembre, ma le voci circa il suo futuro sono contrastanti e spaziano tra la riduzione dell’aliquota al 36% a nuove misure rientranti nella logica della direttiva Case Green.
DIRETTIVA CASE GREEN QUESTA SCONOSCIUTA
Secondo i dati dello studio di Nomisma, il livello di conoscenza della Direttiva Europea “Case green” è ancora molto basso tra chi è intenzionato a ristrutturare casa.
Poco meno della metà dei proprietari – il 48% – ha espresso di esserne informato, tuttavia una larga parte riconosce come positive le opportunità legate a interventi di riqualificazione energetica e ristrutturazione dell’immobile.
Circa il 45% dei proprietari di casa, invece, non è propenso a effettuare interventi di adeguamento del proprio immobile alla Direttiva EPBD, mentre circa un quarto si è dichiarato disponibile.
Il dato non sorprende, anzi, enfatizza la differenza tra la direttiva Case Green e i Bonus Casa. Mentre questi ultimi sono legati a obiettivi di riqualificazione edilizia, la Direttiva europea EPBD, che in Italia è appunto nota come Case Green, si lega ad obiettivi di riqualificazione energetica.
Secondo Nomisma, infatti, il principale obiettivo per cui gli italiani ristrutturano la propria casa è il miglioramento del comfort abitativo (oltre il 50%), mentre addirittura il 41% non conosce nemmeno la classe energetica.
I player del settore, a cominciare da Rockwool, che ha commissionato questa indagine, dovranno quindi sensibilizzare i loro clienti nel valutare gli incentivi più vantaggiosi da seguire, ben consci del fatto che il futuro va in direzione green, dal momento che la maggior parte delle agevolazioni previste nel quadro UE si poggiano sui requisiti di carattere energetico. La stagione del bonus edilizio tradizionale sembra avviarsi verso la conclusione.
ANTINCENDIO UN FATTORE QUASI IGNORATO
Secondo i dati della ricerca “Verso Case Green tra efficienza energetica e sicurezza dimenticata”, risulta ancora molto scarsa l’attenzione verso la sicurezza antincendio, su cui è emersa anche una conoscenza molto limitata rispetto alle normative (27%), indice di un tema ancora sottotraccia e su cui è necessario creare maggiore consapevolezza e cultura.
La polizza assicurativa è risultata, invece, essere la strategia di protezione antincendio preferita (35%).
Una quota rilevante di proprietari, tuttavia, non ha preso alcuna misura di sicurezza (24%) o non sa cosa fare (23%).
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