E’ vietata la sostituzione del progettista indicato da una impresa di costruzioni in una gara per l’affidamento di un appalto integrato se determina la modifica sostanziale dell’offerta. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato con la sentenza n. 7496 del 9/9/2024 per una fattispecie relativa ad una gara per l’affidamento di un appalto integrato all’esito della quale veniva impugnata l’aggiudicazione a favore di un’impresa di costruzioni che aveva indicato un progettista privo del requisito di fatturato e aveva provveduto alla sostituzione dello stesso. I giudici di palazzo Spada mettono in evidenza la particolarità che il professionista indicato opera come soggetto esterno trattandosi di professionista che collabora con l’operatore economico- concorrente (cioè con l’impresa di costruzioni) e non rientra nella figura del concorrente né tanto meno in quella di operatore economico, nel significato attribuito dalla normativa nazionale e da quella dell’Unione europea (con la conseguenza che non può a sua volta utilizzare l’istituto dell’avvalimento, riservato invece al concorrente). Quindi il professionista indicato potrebbe in via generale essere sostituito in sede di offerta e la giurisprudenza lo ha ammesso o in tutti i casi o, secondo un orientamento restrittivo, soltanto a condizione che la sostituzione non comporti una modifica sostanziale dell’offerta stessa. A questo orientamento si era attenuto il Tar e il Consiglio di Stato si pone in linea con il giudici di prime cure riconoscendo peraltro che “nella fattispecie, la sostituzione del progettista indicato dall’aggiudicataria comporterebbe un’inammissibile modifica sostanziale dell’offerta dalla stessa presentata”. Il requisito mancante (fatturato), autodichiarato dal progettista indicato, non poteva comportare la sua sostituzione perché per altri elementi di valutazione dell’offerta (“merito tecnico”) era essenziale la presenza di quel determinato professionista che aveva presentato specifiche schede delle referenze da valutare. Da ciò la stretta correlazione con i contenuto dell’offerta che doveva impedire la sostituzione, ammessa invece dalla stazione appaltante.
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